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Dunque le puntate di “Un Giorno in Pretura” del 27 dicembre 2014 e del 3 gennaio 2015 saranno dedicate al processo contro i due coniugi Romano e Angela Rosa. Due appuntamenti per ripercorrere le dinamiche di un delitto che ha sconvolto un intero paese. Mai una ferocia così esasperata si era accompagnata alla banalità assoluta dell’unico movente conosciuto: liti all’interno di un piccolo condominio, la palazzina del ghiaccio di Via Diaz, ad Erba.
Un viaggio nel desiderio di giustizia e nel cordoglio di chi è scampato al delitto, e un’esplorazione del legame morboso e di totale complicità che lega i due imputati. Un legame, quello di Rosa e Olindo, che non sembra fermarsi davanti a nulla e che sembra perpetuarsi dietro le sbarre dell’aula del tribunale da cui continuano ancora a dichiararsi innocenti.Repliche del 14 e 21 agosto 2010, le due puntate ripercorrono ancora una volta uno degli eventi più efferati degli ulimi anni.
{module Google richiamo interno} La strage di Erba è un episodio criminale avvenuto a Erba (CO), in Lombardia, l’11 dicembre 2006. Nella strage, compiuta nell’appartamento di una corte ristrutturata nel centro della cittadina, furono uccisi a colpi di coltello e spranghe Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la nonna del bambino Paola Galli, e la vicina di casa Valeria Cherubini. Suo marito Mario Frigerio, presente sul luogo, si è salvato perché creduto morto dagli assalitori. Dopo la strage, l’appartamento fu incendiato.
Il 3 maggio 2011, la Suprema corte di cassazione di Roma ha definitivamente riconosciuto come autori della strage i coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi già condannati all’ergastolo con isolamento diurno per tre anni il 26 novembre 2008 dalla Corte d’Assise di Como, e il 20 aprile 2010 dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano che confermò la medesima condanna.