Ed ecco che Cremona è accanto a Giovanni del gruppo Aldo Giovanni e Giacomo: sono loro i tre ospiti della serata. Cremona si esibisce in una serie di “magie”. E inziano le parolacce. Ma ecco il primo comico: Maurizio Lastrico. La sua performance è basata su letterine natalizie e una serie di scioglilingua. Lo stile è sempre il medesimo. Ma le letterine natalizie coprono tutta l’Italia dal Nord al sud.
Arrivano Aldo Giovanni e Giacomo: il loro primo intervento ripropone una gag sui medici. Sembra una vera e propria presa in giro della situazione della sanità in Italia. Se non fosse per qualche caduta di stile, sarebbe quasi perfetta. Il top dovrebbe toccarsi quando il medico decide di fare l’anestesia con la ninna nanna. In ogni caso nulla di originale. Si poteva fare meglio.
Una sorta di coming out della Marcuzzi: “Non sono incinta. Il mio non è un matrimonio riparatore, conosco mio marito da molto tempo. E’ stato un colpo di fulmine”. Si rifersice al suo recentissimio matrimonio.
Arrivano I Senso D’Oppio. Ed ecco Marta e Gianluca in uno dei loros soliti dialoghi non- sense. Questa volta si presentano con due maschere. Lui ha la maschera di Obama. Inziano le battute: dove si colloca l’Arisoto, dice lei. Tra il primo e il dolce la risposta di lui.
E subito dopo ecco il monologo di Sconsolata. Questa volta Annamaria Barbera parla di pranzi di natale e di tasse. Ovvio che ci sono molto battute “grasse”. La parte finale riguarda la difficile scelta di un cellulare nuovo per il marito. La conclusione della scarna letterina è: Che dobbiamo chiedere a Santa Clause? Lavoro, pace, uguaglianza, amore, la speranza di tornare a sognare.
E’ il momento della promozione del film di Aldo Giovanni e Giacomo: Il povero, io ricco e il maggiordomo. D’altra parte è il motivo per il quale il trio è a Zelig.
Incursione dei Beoni con una serie di gag sull’altezza e la bassezza: alla fine devono confrontarsi con tre cestisti altisimi, naturalmente.
Arriva il duo Nuzzo- Di Biase alle prese con la loro vita coniugale: nel gran lettone commentano la vita dei Vip e fanno battute. Lui non sa come registrare la voce sul tablet. E parte subito una parolaccia. Non so quel che ho in testa questa sera, dice lui. E lei: io lo so, ce l’ho messe io!. si continua così tra doppi sensi.
Sul palcoscenico adesso c’è Mr Forest. E parte la prima battuta: Alessia, sai che per me è proprio strano vederti dal vivo e non fotografata su una rivista di gossip? Ancora: Forest al Trio: non mi dite che siete qui per promuovere un vostro film?. Poi fa un esperimento discutibile.
Porta sul palcoscenico tre trapani di cui solo uno “è carico” e chiede tre cavie per fare l’esperimento. Naturalmente sono Aldo Giovanni e Giacomo. I traspani li punta in bocca e sulla mano. E poi, naturalemte l’avvertimento: non fatelo da casa, vi raccomando.
Ecco I Borotalco sul palcoscenico vestiti in abiti gonfiati. Fanno una sorta di balletto. E subito dopo Antonio Ornano. L’argomento del monologo è il trasloco che trasmette troppa ansia. Ma poi spazia su altri argomenti. Aldo Giovanni e Giacomo sono onnopresenti: son tornati sul palcoscenico con due biciclette. Intanto arrivano Ale e Franz che, nel ruolo dei loro due vecchietti, riconoscono in Aldo Giovanni e Giacomo quelli che hanno rubato loro la bici.
Dopo la pubblicità un balletto in atmosfere da Kill Bill per la Marcuzzi.
Segue il monologo di Gioele Dix, prima sui saluti che ci si rivolge al cellulare, poi immagina che se Garibaldi avesse avuto il cellulare, al posto di “obbedisco” avrebbe scritto un semplice “ok”. Inoltre sull’ultima cena: Gesù non trova Giuda ma un suo biglietto: scusa son dovuto scappare.
Dopo Andrea Perrone e Mario Biondi, ecco il Trio Medusa con le canzoni travisate. E poi Antonio D’Ausilio con un monologo sulla napoletanità.
Mario Biondi interpreta White Christmas. E finalmente i saluti finali. L’edizione numero 18 di Zelig si conclude qui.