Il primo personaggio della serata è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il finto capo dello Stato annuncia le dimissioni dopo la fine del classico discorso di fine anno. Il suo augurio è di lasciare l’Italia in buone mani, ma subito i corazzieri che lo affiancano lo riportano alla dura realtà dei fatti. E così si parte con la musica. “Vita da Napolitano” è la parodia della pezzo di Ligabue “Una vita da mediano”, nel quale Crozza racconta con schiettezza gli anni di presidenza dell’anziano politico partenopeo, trascorsi tra tante difficoltà e problemi quanto mai difficile da gestire e risolvere.
Crozza comincia il suo monologo. Continua su Napolitano, che paragona al personaggio di Ridge di Beatiful perchè come lui chiamato sempre in causa: “Come il personaggio di Beautiful tutte le volte che esce dalla serie trovano il modo di farlo rientrare!” E nel momento in cui si parla della fuga di tanti italiani all’estero, ne approfitta per prendere in giro Sergio Marchionne, presidente della Ferrari. Si scherza sul possibile spostamento della sede legale della Ferrari a Londra. L’imprenditore si autodefinisce “uno che smembra le aziende“, è cinico ed opportunista. Marchionne/Crozza insiste e dice: “Perchè voglio spostare la sede legale della Ferrari a Londra? Perchè in Italia puoi fare solo le caciotte e cogliere i pomodori! L’ultima auto che abbiamo venduto in Italia è la Panda di Marino“.
Inevitabile il riferimento a “Mafia Capitale“. Come poter venir fuori da questa situazione? Crozza auspica che ci sia un leader forte, autorevole che possa aiutare l’Italia a risollevarsi. Tutto il contrario, secondo il comico, di Matteo Renzi, che nonostante i suoi proclami non riuscirebbe a sconfiggere i problemi creati dalla criminalità organizzata e della corruzione. Per Crozza, Renzi è “il Mogol dell’a vanvera!“
Dopo aver parlato dell’ex sindaco di Firenze, Crozza lo imita. Il premier è ripreso nel corso della convention dei Giovani Democratici, circondato da tanti ragazzi. Sollecitato da alcuni presenti, il Presidente del Consiglio è sordo alle loro richieste e concentrato invece su tematiche futili. Crozza/Renzi esclama: “Dov’era il Pd quando si sono sciolti i Take That? Dov’era il Pd quando hanno cancellato il Festivalbar da Italia 1?”
Prosegue l’imitazione del premier. Il leader Pd, che in questi giorni ha festeggiato il primo anno da segretario del partito di riferimento del centrosinistra, ce l’ha con tutti “i gufi” che gli sono contro. E’ l’occasione per creare uno sketch immerso in un’ atmosfera western, nel quale compaiono i due sindacalisti Landini e Camusso. Il più agguerrito è il leader Fiom, che vuole sfidare il Presidente del Consiglio in un duello tutto politico/elettorale. I due cercano di stabilire la data del redde rationem, ma per motivi insignificanti rinviano sempre. Testimonianza evidente di come entrambi siano in realtà poco interessati al bene del nostro Paese. Pubblicità.
La prossima vittima della satira crozziana è Matteo Salvini. Il comico critica con sarcasmo l’onnipresenza del leader della Lega in tv: “Salvini è stato più presente in tv nell’ultimo mese che due generazioni di Piero Angela in tutta la vita!” Lo showman genovese è caustico quando commenta le proposte di Salvini sull’abbattimento delle tasse. Un tema che, ormai, è un disco rotto.”Ci hanno preso come i pesciolini rossi che hanno la memoria di 3 secondi?! Almeno inventassero proposte nuove, ad esempio ‘Via l’euro ed avrai addominali d’acciaio e addominali di ghisa’!” Poi l’imitazione, un cocktail di assurdità sparate in un ritmo vorticoso e che per questo risultano esilaranti.
Crozza continua con il suo monologo e parla della sua Genova. Dice: “E’ una città bella dove si può viverci, tranne quando piove!“. Il comico parla dei suoi concittadini, tradizionalmente schivi e piuttosto riservati. Allora si chiede, mentre sul vidiwall appare la foto del patron della Sampdoria Massimo Ferrero: “Ditemi cosa ci fa a Genova un personaggio così!“. Naturalmente scatta l’imitazione. Si parla di Gianluca Vialli, che il Viperetta scambia per un film. Al finto giornalista dice: “Se lo ricorda quel film, Vialli del tramonto! La Sampdoria è energia, amore, è…col!” . Il defunto di stasera è il presidente del Genoa, Enrico Preziosi: “Polvere era e polvere è tornato!” E stasera il suo allenatore si chiama “Sinisa Milenavukotic“! Seconda réclame.
Nell’ultima puntata non può mancare la caricatura del senatore Antonio Razzi. A chi lo intervista dice senza mezzi termini: “Fatti un giornale tutto tuo, per renderlo serio mettici l’oroscopo e il meteo e ti fai la grana, chiamalo Il Ricatto Quotidiano!” Lo sketch è ancora più comico perchè le battute preparate all’inizio saltano puntualmente. Improvvisazione totale e, nonostante qualche parolaccia, la resa è divertente e gustosa. Terzo ed ultimo stacco pubblicitario, poi Kazzenger.
Si chiude come sempre con la parodia di Voyager e del conduttore Roberto Giacobbo. Tra le domande improbabili di questa sera: “Misteri dell’esoterismo. Quando una veggente ingrassa è giusto chiamarla medium oppure è più opportuno chiamarla large”? E ancora: “Per quale oscuro motivo sulla foto della patente siamo sempre tutti brutti?”
Termina qui l’ultima puntata di “Crozza nel paese delle meraviglie”. Come ha anticipato lo stesso Maurizio Crozza sulla sua pagina ufficiale di Facebook, il programma ritornerà a Febbraio 2015.