Innanzitutto la nuova partner di Albano: la Perego che ha preso il posto di Cristina Parodi. I ruoli però delle due conduttrici si equivalgono: anche la Perego va alla ricerca delle persone con le quali, chi si è rivolto al programma, vuole ricongiungersi.
C’è però una retorica camuffata da buonismo che pervade tutta la trasmissione. Certo, l’intenzione è lodevole: aiutare chi è stato separato dai propri familiari, a causa di eventi indipendenti dalla volontà di ciascuno, a ritrovarsi e riappropriarsi del tempo perduto. Ma, nonostante i buoni propositi, nella realizzazione delle riprese gli ingredienti da soap opera fanno capolino. Le musiche di sottofondo accuratamente selezionate, il montaggio, le location, il linguaggio quasi sussurrato, i sorrisi e le espressioni di condivisione da parte dei due “ciceroni” generano nel telespettatore un crescendo di emozioni e di commozione.
{module Google richiamo interno}Anche le storie raccontate sono state scelte in base al grado di emotività e di partecipazione che avrebbero potuto suscitare. Non c’è altra spiegazione dinanzi all’evidenza che, delle circa duemila richieste di aiuto giunte in redazione, ne sono state prese in considerazione venti, quelle che compongono le cinque puntate che attualmente andranno in onda.
Tutto appare edulcorato, gli ambienti “on the road” in cui si muovono Albano e la Perego, sono sempre pieni di verde, quasi idilliaci, in grado di inculcare un sentimento di serenità che deve fare da contraltare alla durezza delle vicende raccontate. Un preludio alla vita migliore che si prospetta.
Inoltre lo schema di tutte le storie segue un preciso procedimento: si fanno parlare i protagonisti che cercano i propri familiari, si va alla ricerca di queste persone, si descrivono in poche parole le difficoltà incontrate per trovare indizi certi. Poi la “preparazione” dei protagonisti all’incontro con i propri cari.
Però, dopo aver visto al massimo le prime due storie, le altre, pur interessanti ed emozionanti, appaiono scontate. L’impressione è che ci si interessi solo alla prima parte delle vicenda raccontata, cioè alle modalità con cui le persone che adesso si cercano, sono state separate. La seconda parte, ovvero il ricongiungimento, avviene con i medesimi canoni.
C’è però un elemento positivo, un messaggio che traspare dal programma all’insaputa degli stessi conduttori: la volontà ferrea di ritrovare la propria famiglia considerata da tutti i protagonisti essenziale per la serenità interiore. E’ il segno che tra gli italiani la famiglia ha ancora un valore, un significato importante e va, dunque protetta.
Questo il responso della prima puntata: 3.803.000 telespettatori per uno share del 16,41%.