“Io leggo I Dieci Comandamenti nella versione scritta dall’autore. E vi assicuro che il misticismo non c’entra nulla: questa è Storia” afferma Benigni. Che continua: “io vado ad occuparmi della Storia più bella del mondo. Un vero abisso di luce splendente nel quale sono magicamente caduto e poichè la mia legge è quella dello spettacolo, io, in queste due serate, celebro la bellezza. Perchè tutti e dieci i Comandamenti sono di una bellezza “inconsumabile”. Sono attuali e proiettati verso il futuro: sono la storia di un uomo disperato che per salvare il suo popolo sale su un colle e chiede informazioni. Più attuale di così”
{module Google richiamo interno}”Pensate a quel che poteva succedere se non li avessimo mai avuti”, dice ancora il Premio Oscar. “Per me questi due giorni rappresentano gli appuntamenti più emozionanti di tutti. Chiunque conosce i Dieci Comandamenti, rappresentano le parole più famose in assoluto. E anche se molti fanno confusione tra un comandamento e l’altro, i Comandamenti hanno segnato la vita dell’Occidente e dell’Oriente”.
Se proviamo a chiedere a Roberto Benigni quali sono i comendamenti nei quali maggiormente si riconosce e che ama di più, risponde: “Onora il padre e la madre” e “ricordati di santificare le feste”. E spiega: “sono gli unici che non hanno la particella ‘non’ davanti.
In effetti Roberto Benigni non aveva in mente questa rilettura. Tutto è nato come una sorta di scherzo durante un’intervista. “Dopo la Divina Commedia, dissi ad un giornalista, potrei fare solo I Dieci Comnandamenti. Poi ripensandoci ho trovato l’idea affascinante e piena di significati”.
Dopo aver ancora sottolineato l’unicità di quel decalogo che Dio dette a Mosè, Benigni sottolinea di essersi avvalso, per le due serate televisive, della consulenza di illustri teologi ed esperti, tra cui Franco Marcoaldi.
E dopo I Dieci Comandamenti che c’è nell’agenda di Roberto Benigni? “Non mi resta che fare l’esegesi dei sette nani” scherza il comico. E conclude: “naturalmente, nella mia rilettura televisiva ci saranno riferimenti politici”.
L’ultima apparizione del comico toscano su Rai1 risale al 17 dicembre 2012 quando realizzò l’analisi della Costituzione italiana: la più bella del mondo.