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Un’arte che “costruisce” personaggi attraverso matita e carta, oppure mouse e penna ottica, o ancora pupazzi e materiali di recupero.
Con questi mezzi si creano le storie. E ne conosceremo gli autori e i realizzatori. Alcuni, come il veterano Mario Addis, hanno appreso il mestiere dai grandi maestri degli anni di Carosello, Bozzetto in primis. Altri, come Virgilio Villoresi, si ispirano alle antiche tecniche. C’è chi si è formato nelle due migliori scuole italiane di animazione, come Donato Sansone al Centro Sperimentale di Torino e Simone Massi alla Scuola di animazione di Urbino; mentre altri sono autodidatti, come Cristina Seresini e prima di lei Ursula Ferrara. Chi è partito dalla pittura per poi animarla come Leonardo Carrano e Paola Gandolfi e chi invece fa massiccio uso del software come Igor Imhoff e il collettivo creativo Basmati.
Tutti hanno fatto del cinema di animazione qualcosa di molto raffinato e suggestivo, ben lontano dalla tradizione dei cartoni animati per bambini.
E hanno vinto premi importanti: Simone Massi è stato il primo ricevere un David di Donatello, la Ferrara e Addis dei Nastri d’argento, Villoresi, Sansone, Addis, Carrano e altri hanno avuto riconoscimenti importanti nei festival specializzati di ogni continente. La tradizione dell’animazione italiana d’autore continua.
Ecco i personaggi di cui ci si occuperà.
Si inizia con il più celebrato animatore d’arte in Italia, Simone Massi, che vive e lavora con la moglie Julia Gomskaya, anche lei animatrice di origine russa, in un vecchio casale sulle colline marchigiane. Da lì trae spunto tutto la sua poetica, legata alla civiltà contadina e al mondo animale. Eppure la fama di Massi è ormai di livello mondiale.
Vincitore di un David di Donatello e un Nastro d’argento ci consente, dai suoi racconti, di facciamo un salto fuori dal tempo e dalle consuetudini del cinema.
{module Google richiamo interno} Virgilio Villoresi è il più popolare e riconoscibile artigiano dell’animazione italiana. Classe ’79, è un autodidatta che ama usare la vecchia tecnica del passo-uno. Con strani oggetti di recupero, crea scenari dove il cinema sperimentale incontra il mondo del gioco e della magia in film come “J” e “Fine”. Villoresi è anche molto richiesto nella pubblicità e ha creato spot per maison dell’alta moda (Valentino, Fendi, ecc.), firmato videoclip per noti cantanti (Vinicio Capossela, John Mayer), realizzato stacchetti per trasmissioni tv.
Seguirà Cristina Diana Seresini l’animatrice italiana più richiesta da cinema e televisione, ha firmato decine di titoli di film, grafiche pubblicitarie e sigle creative, anche per Sky. Usa tecniche miste che vanno dal disegno a mano libera ai software 3D. Il prossimo progetto si chiama Diana Film, una nuova casa di produzione tutta dedicata all’animazione.
Donato Sansone. I sui fans in rete lo conoscono come Milkyeys, letteralmente occhio lattiginoso. Ha superato sul web le 6 milioni di visualizzazioni con i suoi shoccanti esperimenti di video-arte che mescolano tecniche diverse, dal disegno a mano alle deformazioni video.
Mario Addis, oltre a creare i suoi cortometraggi d’autore, ha collaborato come animatore con autori importanti come Roberto Benigni, Dario Fo, Maurizio Nichetti ed Enzo D’Alò. Ma è anche uno dei pochissimi registi ad essere riuscito a realizzare un lungometraggio di animazione tutto italiano, il recente “Robin Hood” di cui ci svela tutti i segreti.
La fiorentina Ursula Ferrara e la romana Paola Gandolfi hanno percorso in tempi diversi lo stesso territorio tra pittura e cinema, indagando a lungo l’universo femminile, per poi arrivare all’animazione.
Il più visionario e poliedrico artista che ha esplorato l’animazione in Italia negli ultimi vent’anni si chiama Leonardo Carrano e lavora in completa solitudine con pellicole, solventi, colori e minuscoli pennellini. Ha collaborato con illustri colleghi come Simone Massi, esposto le sue pellicole in vari musei, collaborato con musicisti come Morricone. Da anni lavora instancabilmente per mettere in immagini tutto il Requiem di Mozart.
Igor Imhoff e il collettivo emiliano Basmati hanno un punto di partenza comune: l’uso del software e del computer come mezzi di espressione e di creazione artistica. Sotto la sigla Basmati lavorano Saul Saguatti e Audrey Coianiz, inventori di una originale architettura animata incrociata con la passione cinefila, che si esprime in film e video-istallazioni.