L’appuntamento è alle ore 21.10 sulla rete free del digitale terrestre Mediaset con il docu-reality. Come abbiamo visto, otto ragazzi con un presente difficile trascorrono tre settimane in un accampamento in montagna seguiti da una psicologa, un coach, un’educatrice e un capo-scout. Stiamo seguendo con particolare attenzione questo esperimento di recupero cercando di capire quali sono, settimana dopo settimana, i progressi fatti dai giovani verso una maggiore conoscenza di se stessi e nei riguardi della società in cui vivono.
Nell’attuale puntata, Anthony è costretto ad andare in ospedale: la ferita alla testa che si è procurato in una rissa prima di entrare, rischia di infettarsi. Dopo essere stato medicato, è in dubbio se abbandonare o meno il percorso. Gli viene concesso anche di chiamare il padre per un colloquio e possibilmente un consiglio, ma il genitore viene accusato dal ragazzo di non essere abbastanza incisivo nel suoi confronti. Alla fine, Anthony decide, comunque, di restare.
“Aldilà dei suoi sbalzi d’umore, degli scatti d’ira e dei pianti, – ammette il coach Roberto Lorenzani – Anthony è un ragazzo molto sensibile che ha bisogno di avere un costante punto di riferimento, una persona di cui potersi fidare, una figura forte che lo guidi nelle decisioni difficili.”
Tra le attività di questa settimana c’è la risalita a piedi di un fiume. Annamaria entra in crisi, ammette di essere fuori forma e troppo pesante per sostenere una prova così impegnativa per lei. Cade, ma, con l’aiuto di Lorenzani, si rialza, reagisce e decide di non abbandonare.
“Annamaria ha attraversato il suo punto di svolta. – dichiara Lorenzani – Ha capito di essere perfettamente in grado di superare con successo le medesime difficoltà affrontate positivamente dagli altri. Non solo, si è anche resa conto di essersi sempre sottovalutata. Adesso ha recuperato, finalmente, la fiducia in se stessa”
La violenta lite tra Marco e Roberta continua ad avere ripercussioni. La ragazza non smette di provocarlo, anche se Marco tende ad isolarsi, cercando di non reagire. Il coach li aiuta a riavvicinarsi e a riappacificarsi.
“Ho apprezzato il comportamento di Marco. – aggiunge Lorenzani – Si è comportato com maturità dinanzi allla sberla di Roberta, scegliendo di non reagire”.
“Nonostante abbiano commesso degli errori nella loro vita, –conclude il coach – sono tutti ragazzi che possono cambiare. Noi stiamo offrendo loro la possibilità di guardarsi dentro, di capire che nella vita hanno altre prospettive. Quando usciranno dal campo, oltre alla buona volontà, avranno bisogno di una guida che li possa aiutare a proseguire nel loro percorso di cambiamento. Sono certo che con un aiuto ce la potranno fare.”
Brat Camp è un programma a cura di Claudio Cavalli. Gli autori sono Elena Darminio – Cristina Meda – Paolo Mosca – Alessandra Tommaselli. La Regia è di Arcadio Cavalli.