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È la tua prima esperienza televisiva?
Si, prima ho girato un film per il cinema, I mostri oggi, in cui recitavo in un episodio. In compenso ho fatto tanto teatro
Come è andato questo esordio in tv?
Molto bene, perché Zio Gianni nasce da un’idea particolare. Pur essendo un prodotto televisivo, il contesto era piuttosto insolito perché sul set c’erano tutte persone giovanissime. Un progetto davvero fresco, e anche un po’ pazzo. A livello fisico è stato piuttosto faticoso: abbiamo girato ad agosto, in una casa senza aria condizionata con i maglioni di lana addosso, a ritmi serratissimi perché il progetto era low budget; quello che ci ha sostenuto è stato proprio l’ambiente giovane.
Ho avuto modo di imparare molto,sotto tutti i punti di vista.
Come sei stata scelta per la parte?
Come avviene in questi casi, la mia agente mi ha mandato al provino, e io ero convinta di essere andata malissimo. Invece mi hanno chiamata per un secondo turno in cui provavamo a gruppi di tre con altri ragazzi. Dopo questa fase sono poi stata chiamata per un terzo provino davvero assurdo. Alla fine ho scoperto che questo ultimo era in realtà uno scherzo: si trattava di una candid camera. E dire che hanno addirittura finto che fossero arrivati dei produttori Rai… solo dopo ci hanno detto che eravamo stati presi in giro. Ecco, Zio Gianni è già partito come prodotto fuori dalle righe.
Ti sei ispirata a qualcuno in particolare per interpretare il tuo ruolo?
Io vivevo con dei coinquilini fuori dal comune, perciò in parte ho preso ispirazione da loro. Per il resto ho adattato il personaggio anche alla mia persona: Chiara è un po’ naif, un po’ svampita, una caratteristica che, seppur qui estremizzata, mi appartiene.
I protagonisti portano ciascuno il proprio mondo: Paolo in realtà è colui che li unisce, fa da collante in quanto estraneo.
Pensi che pochi minuti di Zio Gianni bastino per innovare la tv?
Secondo me è un buon inizio, perché mostriamo qualcosa di diverso. Anche l’impatto visivo, per quanto riguarda la regia e la fotografia, è forte. È qualcosa che ti fa affezionare subito: essendo breve inoltre, ti fa entrare in un mondo nuovo senza annoiarti
Fai parte di un progetto che nasce dal web, che rapporto hai con la rete?
Seguivo i The Pills, navigo, ma per quanto riguarda i social network, sono solo su Facebook. Finora l’ho usato per comunicare con gli amici; adesso però l’utilizzo sta cambiando, perchè la pagina sta diventando un po’ più pubblica.
Comunque non sono una persona molto “tecnologica”; pensa che mia madre ha avuto WhatsApp prima di me!