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A dieci anni da una delle più gravi catastrofi naturali della storia, la tragedia sarà raccontata attraverso i filmati e le storie incredibili di chi è sopravvissuto all’onda sterminatrice dello Tsunami, causato dalla scossa tellurica al largo delle coste indonesiane che travolse tredici paesi affacciati sull’Oceano Indiano, uccidendo 230.000 persone di oltre cinquanta nazionalità. L’evento ha avuto inizio alle ore 00:58 del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto – con una magnitudo di 9,3 – ha colpito l’Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).
I documentari di TIMvision e Focus sono la testimonianza anche dei giorni che seguirono la tragedia quando le popolazioni locali e i turisti si trovarono uniti nella drammatica ricerca dei dispersi.
{module Google richiamo interno} Lo Tsunami del 2004, provocato da un tale violentissimo terremoto colpì una delle più vaste aree della Terra estendendosi dal sud-est dell’Asia alle coste dell’Africa orientale ed è stato il terzo più violento degli ultimi quarant’anni, dopo il sisma che colpì Valdivia in Cile il 22 maggio del 1960, e quello che colpi l’Alaska nel 1964. Ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a quindici metri che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell’area asiatica tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma.
Il film- documento racconta le origini dello tsunami. Il violentissimo evento sismico ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell’arco di poche ore in una vasta area della Terra: dopo aver colpito l’intero sud-est dell’Asia, è giunto a lambire le coste dell’Africa orientale, destando notevole impressione tra i mezzi di comunicazione e in generale nell’opinione pubblica al mondo.
Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell’Indonesia, dello Sri Lanka, dell’India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall’epicentro del sisma).