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Le festività di fine anno rappresentano l’occasione in cui ogni famiglia si riunisce per condividere momenti di gioia e di serenità. Sensazioni che anche la tv, con una programmazione che si differenzia da quella offerta negli altri periodi dell’anno, prova a garantire. E’ stato centrato l’obiettivo? Potremmo dire sostanzialmente di sì, ma qualche nota di demerito c’è.
Oltre ai regali portati da Babbo Natale, i più piccoli hanno potuto ricevere doni anche dalla televisione, che per loro ha confezionato palinsesti ad hoc, una scelta che ha accomunato sia Rai che Mediaset, in particolare Rai 2 e Italia 1. Numerosi sono stati i film di animazione o di genere fantastico, da quelli storici (Gli Aristogatti, Chi ha incastrato Roger Rabbit) ai più recenti (Ratatouille, Cars), che fanno la felicità dei bambini, ma spesso attirano l’interesse dei loro genitori.
Un plauso va anche a Rai 3, che nel corso di queste feste ha dato adeguato spazio a una programmazione più giovanile, trasmettendo film come Alice in Wonderland e il Pinocchio di Benigni. Grande eleganza, come da tradizione ormai da anni, con il Festival internazionale del Circo di Montecarlo, a cui la terza rete Rai ha dato spazio anche la sera di San Silvestro.
Il periodo di fine anno costituisce di solito anche un’opportunità per riproporre al pubblico successi del passato recente. In tal senso è stata molto apprezzabile la scelta di Rai 1 di trasmettere ancora una volta gli episodi delle serie precedenti di “Che Dio ci aiuti” e soprattutto di “Braccialetti rossi”, una delle fiction più toccanti degli ultimi anni e che in pieno sposano il concetto di una televisione “family friendly”.
In un quadro piuttosto positivo, c’è stato, però, qualche evento che proprio poteva essere evitato. Si pensi a Cielo che, pure nelle feste, ha dato spazio a film erotici trasmessi in prima serata per il ciclo “XXX visioni erotiche”, già da tempo appuntamento stabile del sabato sera dell’emittente. Persino la sera del 31 dicembre, che però era mercoledì, facendo zapping era possibile incorrere in un film del genere, dai contenuti e dal linguaggio espliciti e inadatti per un pubblico di minori. E di ragazzi e bambini, in quel giorno e a quell’ora, davanti al televisore ce ne sono molti.
Alla luce di questi elementi perché dunque, scegliere di proporre contenuti completamente fuori luogo per data, orario e potenziale bacino di utenza? L’auspicio è che con l’arrivo del nuovo anno giunga anche una risposta a questa domanda.