C’è da sottolineare che i ragazzi protagonisti sono tutti maggiorenni. Ma dai loro discorsi e dalle loro emozioni, viene stimolata, in maniera voyeuristica, la curiosità del pubblico giovane al quale il programma è rivolto. Un argomento del genere è destinato necessariamente a creare morbosità, soprattutto se collocato nella fascia oraria mattutina della domenica. E non basta l’avvertimento, dopo ogni pubblicità che Virgin territory non è adatto ai minori se non accompagnati da adulti: possibilità che ci sembra davvero poco attuabile in una domenica mattina. E che suona come una giustificazione poco plausibile.
{module Google richiamo interno}La prima domanda da porsi è: per quale motivo Virgin territory non è stato collocato in una differente fascia oraria? MTV pullula di docu- reality di importazione sui giovani. E questo non fa eccezione. Ma le tematiche sono estremamente delicate e toccano troppo la sfera intima per essere affrontate nella maniera superficiale e discutibile scelta nel reality.
Infatti molti dei giovani protagonisti vivono la loro verginità come un peso di cui liberarsi in tempi brevi. C’è la giovane che cerca tra i suoi compagni il tipo a suo parere giusto per “farlo la prima volta”, c’è il ragazzo che confessa agli increduli amici di non aver mai avuto rapporti con una donna. Dalla confessione scatta subito la corsa per la ricerca di una donna che possa “rimediare all’inconveniente”. Tutto nel docu- reality mira al raggiungimento dell’obiettivo sessuale con un mortificante svilimento dell’affettività e dei sentimenti. Non solo, ma le tematiche intime sono ulteriormente svilite da un contorno di battutine palesemente esplicite il cui fine è solo spettacolare.
Virgin territory non ha alcun fine formativo o educativo, suscita perplessità, soprattutto se si pensa alla presenza di minori dinanzi al piccolo schermo in questa fascia oraria così delicata.
Dispiace che MTV si presti a tali operazioni che di giovanilistico non hanno proprio nulla. Unico obiettivo è la ricerca di facili consensi sfruttando, spesso, l’impreparazione dei ragazzi dinanzi a problematiche molto sentite.