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Domenica Live si apre con la cronaca nera, dedicando la prima ora di talk agli omicidi di Loris Stival, Yara Gambirasio e Melania Rea. Di lì a breve infatti, interverrà la madre di Veronica Panarello: così, dopo la sorella Antonella, conosciamo un altro membro della famiglia.
Il primo punto che la D’Urso si sente di precisare è che tutti i figli sono dello stesso padre, poi si passa al primo tentato suicidio della ragazza. Ebbene: Veronica non si è mai voluta suicidare; aveva otto anni, e in realtà non voleva buttarsi dalla finestra, solo tornare a casa da scuola.
La seconda volta invece, quando ha tentato di bere la varechina, era un modo di attirare l’attenzione. Inoltre, precisa la signora, non è certo Veronica ad aver influito sul rapporto tra i genitori.
Di fatto, la madre smentisce le esternazioni dell’altra figlia, Antonella, ma aggiunge altri dettagli alla storia: racconta infatti che a 16 anni, la famiglia Stival “si è presa” la figlia, tanto che la donna non c’era quando la ragazza ha partorito. Aggiunge inoltre che gli Stival volevano convincerla ad abortire. “Sono a favore di Veronica: non è questo il momento in cui va abbandonata”, prosegue; invece, appena entrata in carcere, è stata lasciata a se stessa. Il marito Davide sarebbe andato solo per portarle un cambio di abiti. E conclude: “Se io ho sbagliato come madre, chiedo perdono”.
Si cambia decisamente argomento con Simone Coccia. Tapiro in mano, il fidanzato di Stefania Pezzopane: c’è un’onta da lavare, e cioè l’accusa di essersi spacciato per il più bello d’Italia, mentre invece era arrivato secondo e sono stati i giornalisti a spacciarlo come tale, destinandolo così alla visita di Staffelli.
Si continua con il figlio di Gigi Sabani, Simone, che va così ad incrementare il filone necrofilo che alimenta i programmi di Barbara D’Urso. Il ragazzo sostiene che, come Pino Daniele, il padre poteva essere salvato.
E ancora: un serioso Paolo Brosio, di cui la D’Urso non perde occasione per mostrare lo scherzo di lunedì scorso, e Vladimir Luxuria con i genitori. Un esempio positivo di accettazione in famiglia; peccato che in questa battaglia della conduttrice a favore dell’apertura mentale e contro gli stereotipi, la D’Urso non faccia che sottolineare quanto il padre di Luxuria sia un “uomo dl sud” e quanto un figlio omosessuale possa essere difficile da accettare.
Dulcis in fundo, la madre di Fabrizio Corona, la cui presenza è stata rimandata fino alle 18.00 di sera. Ad aumentare il pathos, persino una lettera scritta dallo stesso Corona, che adesso guarda i programmi della D’Urso insieme agli altri detenuti.
La signora Gabriella è contenta che i due si siano riappacificati e quindi chiede aiuto, perché non sopporta che il figlio ottenga il trattamento di un pericoloso criminale. Quello che viene chiesto è una riduzione della pena con l’appoggio dell’avvocato difensore Ivano Chiesa. Entrambi sostengono che Corona non può stare ancora in prigione, “sennò lo perdiamo”. Corona, sostengono, non è un delinquente, è un uomo che ha sbagliato: “non possiamo dare una pena da narcotrafficante a un ragazzo arrogante e antipatico”.