Negli ultimi anni abbiamo sentito dire infinite volte che la musica in televisione non funziona. Eppure la musica, con frequenza sempre maggiore, usufruisce del piccolo schermo come cassa di risonanza per presentare i progetti discografici. In particolare Sky (attraverso Sky Uno e Sky Arte) e MTV assolvono tale funzione.
Anche Carmen Consoli ha goduto recentemente di questo privilegio. Sabato 10 gennaio infatti è andata in onda su MTV Music una serata a lei dedicata, con una selezione dei suoi migliori videoclip e la riproposizione di un live a Storytellers datato 2006.
L’occasione è la pubblicazione, domani, del nuovo album di inediti L’abitudine di tornare, a 5 anni di distanza dal precedente Elettra. La cantautrice ha presentato questa mattina alla stampa la sua ultima fatica discografica: 10 tracce totalmente calate nell’attualità che raccontano con attitudine da cronista l’Italia di oggi e di ieri alternando la forza del rock alla delicatezza della ballata.
Il progetto è stato anticipato dal singolo L’abitudine di tornare, che dà il titolo all’intero album. Un disco che, come ha lei stessa spiegato, “è nato in 2 mesi tra luglio e agosto 2014. In questi 5 anni ho vissuto: prima di scrivere canzoni è necessario vivere, e io l’ho fatto”.
I brani mescolano esperienze autobiografiche ad altre filtrate “da una chiave di compassione, intesa come condivisione di gioie e dolori. Sono stata tra la gente comune, ho visto più televisione rispetto al passato e ho riportato ciò che ho osservato con spirito di cronista”, ha aggiunto. In quest’ottica vanno ascoltate, ad esempio, le tracce La signora del quinto piano (ispirato ai numerosi casi di femminicidio), E forse un giorno (che racconta la situazione di una famiglia duramente colpita dalla crisi ma che non rinuncia a sperare in un futuro migliore) e La notte più lunga (incentrata sui viaggi della speranza degli immigrati).
In tutto questo però non c’è la volontà di dare un giudizio: “Con il tempo naturalmente cambia lo sguardo sulle cose, e spero diventi sempre più maturo. Non voglio giudicare, semplicemente tento di dipingere dei quadri davanti ai quali saranno poi gli altri a prendere una decisione”.