Tutte le immagini e di documenti presentati fanno parte del prezioso archivio delle Teche Rai. A rievocare le varie edizioni della kermesse sono innanzitutto Gianni Riotta che gestisce il programma Eco della Storia. Ma ci sarà anche il contributo del critico Gino Castaldo. Valore aggiunto i preziosi ricordi del presentatore per eccellenza, Pippo Baudo.
{module Google richiamo interno}Il conduttore che è stato al timone della manifestazione pre tredici ediizioni, raccontano sessant’anni di Festival nei suoi lati più segreti, nelle curiosità, nelle provocazioni, per creare un mosaico composito, proprio come il ritratto del Paese. In particolare Baudo ricorderà l’anno 1967 quando ci fu il dramma di Luiigi Tenco: il cantautore si tolse la vita dopo essere stato eliminato dalla gara con la canzone che aveva presentato in coppia con Dalidà: Cioa amore, ciao. Almeno questa è la versione accreditata da quella notte di 48 anni fa.
Il programma ricorda come il Festival di Sanremo sia nato all’alba degli anni Cinquanta. L’Italia si era appena lasciata alle spalle gli anni difficili della guerra e aveva voglia di rinascere e di dimenticare il dramma del secondo conflitto mondiale. Il paese era permeato dall’entusiasmo e dalla voglia di evasione. Voleva far guarire le ferite dalla Seconda Guerra Mondiale e si inventò questa piccola gara canora che andò in onda alla Radio con pochi cantanti in gara.
Nel corso degli anni la manifestazione acqusita sempre maggiore importanza e, grazie alla diffusione sempre maggiore della televisione, fa il grande salto sul piccolo scshermo. Diventa così il contesto ideale che rispecchia i mutamenti della società e del costume made in Italy.
Eco della Storia ricorda che da quei primi anni ad oggi, il festival di Sanremo si è sempre nutrito di musica, canzoni, polemiche e gossip. Ma mostrerà, grazie ai filmati d’epoca, che è anche un appuntamento a cui nemmeno i detrattori, in fondo, possono rinunciare una volta all’anno.