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Si inizia proprio dall’appartamento di Montecarlo, da cui il quotidiano Il Giornale partì per chiedere le dimissioni di Gianfranco Fini da presidente della Camera: l’appartamento infatti, era stato donato al partito dalla contessa Anna Maria Colleoni. Dato che si era rivelato inutilizzabile per una sede, Alleanza Nazionale aveva deciso di venderlo; l’acquisto era stato effettuato da una società anonima dietro cui sembrava celarsi il cognato di Fini, Giancarlo Tulliani. Ora lo stabile è stato nuovamente messo in vendita, con un forte calo del suo valore di mercato.
Cavalcando uno “scoop” del settimanale Oggi, a L’Arena si è parlato della vicenda con i giornalisti Myrta Merlino, Giovanni Toti, Salvatore Tramontano, Pina Picierno (PD), mentre in collegamento è intervenuto Vittorio Feltri.
Ora che è stato dimostrato l’appartamento appartenesse effettivamente a Tulliani, i presenti sostengono che Fini dovrebbe scusarsi con Feltri, dato che all’epoca dei fatti avesse parlato di “macchina del fango”.
Sempre sul filone delle case, si prosegue con la vicenda della donna abusata dall’assessore abruzzese D’Agostino in cambio di un alloggio popolare: col volto coperto, la donna racconta la sua storia, speigando di non essere riuscita ad opporre resistenza perché impietrita dalla paura.
L’avvocato dell’assessore lo ha difeso puntando sulla “debolezza” del suo cliente, ma qui gli viene contestato il reato di violenza sessuale. Non solo, perché oltre ad aver approfittato dei bisogni altrui, l’uomo non ha effettivamente assegnato la casa a chi era in lista, facendo scavalcare la donna da persone che erano in graduatoria dietro di lei.
Si continua ancora con l’emergenza abitativa, tornando ancora una volta su Buzzi e Mafia Capitale.
Infine, lo spazio dedicato ai protagonisti. Il primo è Enrico Brignano, che promuove Evolushow, spettacolo teatrale in scena dal 27 gennaio al Sistina di Roma.
Dopo aver parlato delle sue origini, della famiglia, adesso è il momento dell’evoluzione del genere umano: il motivo principale è stato non voler dare spazio alla satira politica perché la politica invade già tutti i programmi. Un argomento degno di nota dunque, sembrava essere proprio l’evoluzione.
Vengono mostrati vari spezzoni dello spettacolo: saremo pure evoluti, sostiene il comico, ma abbiamo ancora un sacco di difetti, tipo l’aria nella pancia. Se fossimo evoluti, avremmo trovato il modo di superare questo fastidio.
Riguardo a Mafia Capitale, Brignano esprime imbarazzo per questa “decadenza dannunziana”, augurando a questi personaggi di spendere i loro soldi in avvocati per cercare di pulire l’onta fatta a questa grande città.
Un altro spezzone delle show è quello della lettera ai giovani, molti de quali hanno la “sindrome da divano”: molti hanno voglia di lavorare, molti no. I nostri vecchi stavano peggio, hanno combattuto in guerra; oggi invece, a dispetto dei volenterosi, basta vedere i tanti che cercano di entrare nel mondo dello spettacolo; quanti davvero ne hanno le capacità? E se fossero invece solo in cerca di soldi facili?
Prima di lasciare lo studio, un’osservazione sul selfie: non un ricordo per sé, ma solo un trofeo da ostentare su Facebook.
In conclusione Micaela Ramazzotti, in promozione per il film di Francesca Archibugi In nome del figlio. L’attrice è stata scoperta da Carlo Verdone: dopo l’inizio nel mondo dei fotoromanzi, fu lui ad assegnarle il primo ruolo comico. Se da piccola i compagni di scuola la prendevano in giro perché non recitava mica nei film di Verdone, ora invece è una delle attrici più affermate del panorama italiano.