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La puntata si è aperta con Katia Ricciarelli, uno dei volti della terza stagione di Un passo dal cielo, per poi proseguire con Max Giusti. Ne è derivato un momento di tv surreale, in cui sia la Ricciarelli che Giusti si sono prestati a un lungo gioco dei mimi insieme ai conduttori e al piccolo Niccolò Calvagna, attore visto al cinema in diverse produzioni. Diversi i titoli di film da indovinare: Notte prima degli esami, Ti amo in tutte le lingue del mondo, Colazione da Tiffany, C’era una volta in America. Per diversi minuti è sembrato di essere piombati di vari anni indietro, ma certo l’impressione non era quella di essere davanti all’intrattenimento televisivo del 2015.
È poi il turno di Carolina Crecentini, protagonista domani in prima serata su Rai Uno di Max e Hélèn, film per la tv trasmesso in occasione del Giorno della memoria, che cade il 27 gennaio. Si tratta di una sofferta storia d’amore attraversata dal terrore dell’Olocausto: Max, uno studente ebreo di medicina, dopo diverso tempo nascosto in una soffitta, viene catturato dai nazisti. Hélèn, figlia dell’antisemita console francese, decide di compiere un gesto estremo e seguire il ragazzo, sfidando tutte le sue paure. Insieme a Carolina Crescentini, anche l’altro protagonista del film, Alessandro Averone.
La puntata continua cavalcando le canzoni di Sanremo. Mentre è aperto il sondaggio per eleggere la più bella, si ripercorre la storia del Festival insieme a un esperto di musica e tv quale Paolo Limiti. Mentre la settimana scorsa sedeva al suo fianco Patty Pravo, oggi Gigliola Cinquetti.
L’artista, giovanissima, aveva debuttato all’Ariston con il pezzo Non ho l’età, canzone il cui testo per l’epoca era “avanti”, visto che la ragazzina rivendicava l’età per amare. La Cinquetti aveva appena 16 anni, ed esordiva aggiudicandosi subito la vittoria. Ma nonostante la vittoria, ancora adolescente, non aveva deciso di voler essere una cantante nella vita: così, racconta la Cinquetti, rifiutava tutte le serate che le venivano proposte. Da ragazza qualsiasi, voleva andare a scuola, stare con le amiche e vivere una quotidianità come la loro.
Addirittura, svela la donna, una volta che il padre aveva incontrato Ornella Vanoni in treno, l’aveva scongiurata di convincere la figlia ad accettare di fare le serate.
Ma l’aneddoto più insospettabile lo svela Paolo Limiti: da piccolo, Vasco Rossi è cresciuto con il mito di Gigliola Cinquetti.
La puntata si conclude con Max Giusti, a teatro per riproporre le sue imitazioni storiche. Tra i suoi pezzi preferiti di Sanremo, uno che per lui è particolarmente significativo: Minchia signor tenente di Giorgio Faletti.