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Tre mesi fa Renzi aveva dichiarato ai microfoni delle Iene che si sarebbe impegnato a risolvere il problema entro fine novembre. Questi sono alcuni stralci della lunga intervista al Premier
Matteo Renzi: Lo Abbiamo messo nei LEA, nei livelli essenziali di assistenza delle Regioni. Quindi ogni Regione…stiamo parlando del nomenclatore, naturalmente..
Iena: Ma è stato aggiornato con i modelli, le tariffe?
Renzi: Da quello che ci dicono le Regioni sì. Però, siccome dipende dalle singole Regioni…
Iena: No
Renzi: C’è il Federalismo, fratello.. Sono venuto a cercarti apposta per dirtelo.
Iena: Immagini anche lei di essere il papà di un ragazzo disabile, ma quanto sarebbe incaz**to nel vedere che lo Stato, anziché dare la priorità alla tutela dei più deboli e dei malati, dimostra di fregarsene totalmente?
Renzi: Non parlare di fatti personali, so cosa significa. Non dire queste cose perché è scorretto.
Iena: Sulla storia del nomenclatore lo Stato ha dimostrato che non gliene frega niente dei più deboli e dei disabili.
Renzi: Non è vero, non è così. Lo Stato su questa cosa ha aspettato 15 anni…
Iena: Sono passati 15 anni. Lei tre mesi fa ci ha detto che entro novembre sarebbe stato aggiornato. Sono passati tre mesi e ancora non è stato aggiornato.
Renzi: Sono venuto apposta per dirtelo. Sono stato a verificare, ho chiesto a tutti gli uffici. Mi hanno spiegato che è una questione regionale. Se come io credo le singole Regioni hanno fatto, insieme andremo a controllare. Non mi parlare di famiglie perché io so cosa vuol dire.
Iene: Sono passati tre mesi, però non c’è ancora il nomenclatore. È uno scandalo.
Renzi: Sono d’accordo con te. Stiamo lavorando per metterlo. Ma dipende dalle Regioni
{module Google richiamo interno} Filippo Roma intervista, quindi, Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni.
Iena: Ad oggi, 29 gennaio, il nomenclatore è stato aggiornato oppure no?
Marco Cappato: No
Iena: Strano perché Renzi sostiene che il Governo quello che doveva fare l’ha fatto e che ora dipende dalle Regioni
Cappato: No, è il Governo che deve aggiornare il nomenclatore e non l’ha fatto. Poi deve trasmettere l’aggiornamento alla Conferenza Stato Regioni, ma ad oggi non ha nemmeno trasmesso la proposta di aggiornamento alla Conferenza Stato Regioni
Iena: Quindi il mancato aggiornamento del nomenclatore dipende dal Governo, da Renzi?
Cappato: Certo
Iena: Quindi il federalismo non centra niente?
Per capire bene quanto sia grave il mancato aggiornamento di questo elenco, che è fermo da ben 15 anni, e di quanto questo incida sulla vita di milioni di disabili italiani, Filippo Roma incontra Marco Gentili, giovane malato di Sla2, che combatte contro la sua terribile malattia neurodegenerativa da quando è nato.
La Iena segue Marco in un giorno speciale per lui. Nonostante tutti gli impedimenti che la Sla gli ha sempre comportato, infatti, Marco sta per raggiungere un traguardo a cui tiene tantissimo, un master in Scienze Politiche.
Per comunicare con il mondo esterno a Marco è rimasto solo il movimento della mano destra, in particolare del dito indice. Quando è fuori casa non può comunicare direttamente con le persone con cui parla e deve avvalersi per forza della mediazione di un’assistente, che deve tradurre il linguaggio delle sue dita per poi riportarlo al suo interlocutore.
Anche durante l’assegnazione del titolo di master in Istituzioni Parlamentari Europee per Consulenti di Assemblea, Marco si è dovuto avvalere dell’aiuto dell’assistente. Ma perché avesse potuto comunicare autonomamente con la commissione d’esame del suo master sarebbe bastato un i pad con sintesi vocale.
Dispositivi al passo con i tempi come questi, però, oggi non sono forniti gratuitamente dallo Stato, che fornisce strumenti e apparecchi che sono fermi alla tecnologia di 15 anni fa, al contrario di quanto previsto dalla legge che richiede un aggiornamento con cadenza massima triennale.
E’ per questo che già a settembre scorso Marco aveva voluto raccontarlo alle Iene, mostrando i dispositivi che usa, per lui indispensabili, che però non sono presenti nel nomenclatore, come, per esempio, il puntatore oculare. Marco ha segnalato alle Iene anche come alcuni dispositivi costerebbero allo Stato quasi il doppio di quanto costano, in realtà, ai disabili privatamente. Per verificarlo, le Iene hanno fatto successivamente un giro per le sanitarie che vendono carrozzine.