#nothingstopspink in onda alle ore 21:10 su Real Time (Canale 31 Digitale Terrestre Free, Sky canali 131 e 132, Tivùsat Canale 31) racconta tutti i momenti di quella sfida in occasione della Giornata mondiale contro il cancro.
Il viaggio affrontato da queste donne non atlete testimonia l’importanza dell’attività fisica non solo quando si è sani ma anche durante la malattia. Inoltre evidenzia il coraggio di poter iniziare una nuova vita dopo una cura tumorale al seno ponendosi nuovi obiettivi con una grande forza di volontà.
{module Google richiamo interno} Marina racconterà come ha imparato ad essere mamma e nello stesso tempo ad affrontare la malattia. Angela spiegherà che significa correre 42km a 20 anni dal suo primo intervento. Georgiana ricorderà i problemi vissuti con la propria femminilità dopo il cambiamento fisico dovuto alla malattia. Nicoletta, cercherà di insegnare come si trasforma la rabbia che ti travolge in quei momenti in un “vediamo chi vince!”. Gabriella correrà per la sorella, che purtroppo ha perso la battaglia. Jole, che non potrà partecipare alla maratona per non aver passato la selezione, accompagnerà le sue amiche d’avventura e le vedrà tagliare il sospirato traguardo.
Il docureality (1×60’, scritto e diretto da Alessandro Casale per Discovery Italia) nasce dall’omonimo progetto di Fondazione Umberto Veronesi che vuole dimostrare scientificamente il beneficio dell’attività sportiva nelle persone malate di tumore al seno, poiché è da sempre fortemente impegnata in azioni di prevenzione e sensibilizzazione alla lotta contro il tumore al seno. Ideato da Rosa & Associati del Dottor Gabriele Rosa, Medico Chirurgo Specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport, il progetto ha visto il reclutamento di 38 donne operate di tumore al seno per allenarle nella corsa: le 10 ritenute più idonee hanno partecipato alla Maratona di New York dello scorso 2 novembre. L’obiettivo di #NOTHINGSTOPSPINK è ribadire che una attività fisica mirata è “alleata di salute”, previene e cura numerose patologie e in particolare riduce il rischio di recidiva tumorale.
Gabriele Rosa, tra i migliori trainer, si è occupato di monitorare e allenare le candidate runner e portarle al grande traguardo newyorkese.
“Fondazione Umberto Veronesi ha deciso di sostenere questa iniziativa – afferma il Prof. Umberto Veronesi – per tre ragioni diverse: la prima per mandare un messaggio di fiducia alle donne operate al seno, dimostrando che anche dopo un intervento si può tornare ad una vita normale, anzi molto attiva; secondo perchè pensiamo che lo sport sia importante e quindi è una promozione dell’attività sportiva in generale; la terza, più nascosta se vogliamo, cioè che per raggiungere obiettivi di grande importanza bisogna fare sacrifici e il sacrificio di queste donne è stato notevole.”