In poco più di 10 anni la cantante originaria di Sora ha collezionato ben 7 partecipazioni alla kermesse canora. Una carriera nata proprio sul palco del Teatro Ariston nel 2002, quando con Doppiamente fragili vinse nella categoria Nuove Proposte. Da quel momento in poi ogni sua apparizione a Sanremo è stata segnata da un nuovo look che ha contribuito ad alimentare la sua popolarità come personaggio. Un esempio su tutti la frangetta sfoggiata nel 2006 – che divenne un cult nei mesi a venire tra le ragazze – quando portò al Festival Essere una donna, brano che le valse la vittoria nella sezione Donne.
{module Google richiamo interno} Nel 2011 l’ultima partecipazione al Festival con Bastardo e la scelta di giocare ogni sera con look molto elaborati, da quello anni ’30 all’omaggio alla fase punk di Anna Oxa.
Nel 2014, dopo un singolo pop-dance come Occhio per occhio pubblicato a marzo 2013, la ragazza inaugura una nuova fase del suo percorso artistico. Decide di farsi chiamare semplicemente Anna e collabora con Kekko dei Modà che le affida la ballad Senza dire che, seguita in estate dal grande successo di Muchacha (più di 3 milioni di visualizzazioni su Vevo). I brani anticipano l’uscita del sesto disco di inediti intitolato Libera e in arrivo il prossimo 12 febbraio.
Per il suo ritorno a Sanremo, la Tatangelo sceglie proprio la canzone che dà il titolo all’intero disco: anch’essa scritta da Kekko, Libera è un inno rivolto alla persona amata. La ballad racconta di una donna cosciente di essere libera solamente tra le braccia del proprio uomo ed esalta l’universo dell’amore vero che vive in una dimensione surreale e onirica: “Sono libera, libera come una nuvola nel vento che si dondola” canta Anna nel ritornello. La canzone è caratterizzata da una melodia dolce che improvvisamente si estende con una grinta tutta rock, attraverso un testo semplice che ben rispecchia il cambiamento personale e musicale dell’artista.
Classe ’87, l’interprete approda al suo settimo Festival di Sanremo con la stessa emozione del debutto: “Nonostante sia salita sul palco dell’Ariston la prima volta quando avevo solamente 15 anni, tornarci ora per me è come se fosse ancora la prima volta”.
Libera è stata scritta da Kekko Silvestre, direzione artistica e arrangiamenti di Adriano Pennino, chitarre Maurizio Fiordiliso e Michael Thompson, batteria Alfredo Golino, basso Roberto D’Aquino.