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Tutto comincia a Milano il 17 febbraio, con un arresto da cui prende il via Tangentopoli e l’inchiesta Mani Pulite. E’ il 1992. L’anno che la serie vuole raccontare. L’anno della rivoluzione.
Scorrono le prime scene, scattano le manette per Mario Chiesa, presidente di un ente comunale di assistenza agli anziani, il Pio Albergo Trivulzio. E’ la scintilla che genera il Big Bang, è l’inizio di Tangentopoli ed è anche la scena su cui si apre 1992, la serie di Sky Atlantic in 10 episodi, prodotta da Wildside e diretta da Giuseppe Gagliardi (“Tatanka”), nata da un’idea di Stefano Accorsi, che è uno dei protagonisti, creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, che hanno curato la scrittura delle sceneggiature, con la supervisione di Nicola Lusuardi.
Sia pure in modo indiretto, attraverso i cambiamenti che i fatti del 1992 causano nella vita quotidiana di sei persone comuni, 1992 è la prima storia TV ad affrontare le vicende che 23 anni fa sconvolsero il Paese e spazzarono via una intera classe politica, sostituita da uomini e movimenti nuovi.
La serie offre un affresco d’epoca, realizzato attraverso una ricostruzione di gusti, colori, abiti, stili di vita di quegli anni di crisi, in cui interagiscono personaggi immaginari con i protagonisti e le ‘’vittime’’ che il 1992 portò alla ribalta della cronaca, presentati qui, grazie a una scelta coraggiosa quanto inedita, con i loro veri nomi e cognomi. Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Giovanni Falcone, ma anche il leader referendario Mario Segni, il leghista Formentini, Umberto Bossi, rivivono nell’interpretazione di attori che sullo sfondo ne riconsegnano i modi, il linguaggio, in alcuni casi persino le esatte frasi, oltre all’aspetto. Tutti personaggi che determineranno il futuro del paese. Sullo sfondo appare anche Silvio Berlusconi con due suoi discorsi pubblici in cui parlò del futuro dell’Italia con una visione basata sull’ottimismo e sulla speranza.
Storie di personaggi di fantasia si intrecciano con la cronaca e con fatti realmente accaduti, mescolando realtà e finzione. Le vite di sei persone normali si muovono all’interno di avvenimenti che fanno da cornice e restituiscono lo spirito, i drammi e i cambiamenti epocali dell’anno che ha profondamente cambiato la storia del nostro Paese.
I personaggi al centro della storia non sono poi così lontani dalle vicende di Tangentopoli. In una Milano non più “da bere” per i morsi della crisi, si muovono queste sei persone comuni, uomini nuovi chiamati a scrivere questo Italian Tabloid sulle pagine ancora bianche della Seconda Repubblica. Le loro storie personali, dapprima sullo sfondo, diventano via via sempre più centrali nella trama. Intanto, tutto intorno, si snodano i momenti chiave di quell’anno: le inchieste sempre più incalzanti, il crollo dell’impunità di politici e imprenditori, le logiche che avevano regolato quel mondo. E poi l’avanzata impetuosa della Lega Nord, i suicidi degli imprenditori travolti dall’inchiesta, gli attentati a Falcone e Borsellino e l’avvicinarsi di Mani Pulite ai nomi eccellenti, come Bettino Craxi.
1992 è anche e soprattutto una sfida produttiva e creativa, un progetto teso a raccontare la realtà senza rinunciare ad usare tutti gli strumenti della serialità più sofisticata. Innovativo nella forma e nella sostanza. L’obiettivo è produrre qualcosa che non sia stato ancora fatto, attraverso un racconto diretto della Storia, anche attraverso i suoi eventi più controversi. Così 1992 permette allo spettatore di restare legato ai personaggi lungo il filo della turbolenta e affascinante storia italiana.
Produttivamente 1992 è un lavoro intenso e diverso dagli altri, che guarda al modello americano in cui gli sceneggiatori sono anche i ‘creatori’ della serie, coinvolti non solo in fase di ideazione e scrittura ma sin dalla preparazione, fino alle riprese e al montaggio. Una sfida unica durata tre anni.
Ancora oggi, a oltre vent’anni di distanza, si fanno i conti con il nuovo mondo generato dal Big Bang di quell’anno e se ne percepisce la straordinaria ricchezza.
Leonardo Notte (Stefano Accorsi) è un cinico ex autonomo in fuga da un passato poco chiaro, divenuto esperto di marketing e pubblicitario di successo che cercherà di capire come evolverà il paese e i suoi consumi in seguito al terremoto di Tangentopoli. Il poliziotto Luca Pastore (Domenico Diele), entra nel pool in cerca di giustizia contro uno spregiudicato industriale del quale è stato vittima, e qui incontra Rocco Venturi (Alessandro Roja) un altro agente di polizia che non è chi appare. Bibi Mainaghi (Tea Falco), è la figlia viziata di un ricco industriale, simbolo dell’imprenditoria collusa con la politica della Prima Repubblica; Veronica Castello (Miriam Leone), è una showgirl pronta a tutto pur di agguantare un ruolo da star in tv. Pietro Bosco (Guido Caprino) è un ex militare, segnato dalla Guerra in Iraq, che si trova catapultato alla Camera dei Deputati con la Lega Nord. Attraverso le loro 6 storie, il loro intrecciarsi, 1992 offre un punto di vista inedito su uno dei momenti decisivi della storia del nostro Paese e di quell’anno che ha cambiato l’Italia.