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“Il meglio viene dopo”, titola il DopoFestival, perciò Saverio Raimondo parte con un monologo disinibito: è l’una di notte, e se lo stiamo vedendo è perché siamo davanti al computer all’una di notte. In pratica ci stiamo masturbando davanti a lui. Però, dato il tipo di show, bisognerà comunque commentare il Festival; un compito che si può assolvere solo per obblighi contrattuali. Eppure, nonostante questo, ieri gli ascolti sono stati altissimi: facile se si ospita una famiglia con 16 figli, basta mettere insieme i parenti dei genitori e già abbiamo il primo milione di spettatori.
Raimondo omaggia la bellezza della Teron, però lo fa immaginandosi nei panni del suo ginecologo. Chiosa con un riferimento a Schettino: è stato condannato a 16 anni, salta quindi la possibilità di averlo come ospite venerdì sul palco dell’Ariston.
Il primo ospite è un emozionato Lorenzo Fragola: il vincitore di X Factor racconta la sua esperienza sul palco a Sabrina Nobile. Arrivano in studio anche i tre tenori de Il Volo.
Poi la classifica dei cinque momenti più twittati della serata: tra questi, la discesa dalle scale di Arisa ed Emma. E Raimondo, implacabile, commenta come un qualsiasi “hater”: se questi sono i più commentati, è chiaro quanto fosse noiosa la puntata. Altro momento pluricommentanto dagli utenti è stata l’esibizione di Biggio e Mandelli, che hanno detto la prima parolaccia: segno che il DopoFestival non l’ha visto nessuno.
Si torna al tavolino dove sono seduti i quattro cantanti, che ora improvvisano un brano di Modugno, Piove. Rivediamo dunque le loro performance al Festival, per poi mostrar loro alcuni tweet inviati durante la performance: secondo qualcuno, tutti insieme quelli de Il Volo formano un Megazord a forma di Al Bano. Il riferimento può essere colto solo da chi ha visto i Power Rangers, ma rende bene l’idea.
Natgurlamente prosegue l’operazione di sostegno per Giancarlo Magalli, lasciato solo dal web dopo essere stato illuso alla carica presidenziale. Secondo il conduttore, il requisito fondamentale è che i comici non facessero ridere; in compenso Pintus, quando è uscito, ha salutato i bambini. Davanti alla platea degli 80enni in sala, la battuta era involontariamente riuscita. Sorvoliamo sull’immagine successiva, e cioè Magalli che sposta la webcam mostrandoci le mutande; inutile specificare che la foto ha iniziato a girare subito in libertà in rete.
L’attimo è propizio per lanciare il contributo video dei Nirkiop, convinti che bisogna essere belle per fare le vallette. Si torna quindi nel Casinò: dopo aver salutato Fragola e Il Volo, Sabrina Nobile si dirige verso il bancone del bar per chiacchierare con Bianca Atzei. La cantante domani omaggerà Tenco, e nega di essere il prodotto di un’operazione commerciale che l’accosti a Giusy Ferreri.
Dietro il bancone, Stefano Andreoli, fondatore del sito spinoza.it: tra le battute lette, quella secondo cui Bastianich avrebbe detto che Conti era troppo cotto. Secondo gli autori del collettivo satirico inoltre, lo scopo di Pintus era far rivalutare Siani.
Come ieri, Saverio Raimondo mostra la mappa dei tweet: Carolyn Smith, giurata di Ballando con le stelle, ha commentato da Dubai. Ecco poi le foto inviate da chi guarda Sanremo.
All’una e mezza di notte, è Arisa a raggiungere lo studio del webshow; lei però non si sente alla perfezione, perché è in sindrome premestruale e la si potrebbe definire la “signora in rosso”. Il conduttore non perde l’occasione: “Salve faccio Tampax di cognome”. Si viaggia quindi verso altri lidi: il reggiseno assente. Ebbene no: Arisa non lo indossava, che male c’è?
Infine, Marco Masini. L’artista canta T’innamorerai; senza accorgersi del microfono aperto, Arisa si lascia sfuggire un complimento sulla bravura di Masini.
In conclusione, per la “quota granny” del DopoFestival, i commenti della professoressa Giacomotti agli outfit della serata, con digressione sulle scarpe del conduttore, che avrebbe ai piedi delle racchette da neve.
Le ultime battute sono affidate a Saverio Raimondo, che chiude la seconda puntata del DopoFestival con un elogio all’ipocrisia, che ci permette di salvare i rapporti e le relazioni umane. E poi, a ben vedere, lo stesso Sanremo è ipocrisia.
Nel frattempo su Rai Uno, a Sottovoce, va in onda la replica di un’intervista di Marzullo a un giovane Carlo Conti. Sebbene il web, a differenza della tv, permetta a Raimondo la libertà per sfoggiare conoscenza approfondita in quanto a “squirting”, “fisting”e “granny”, è chiaro che l’after show più gustoso viene ingiustamente servito solo in rete.