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Un Sanremo definito “social” grazie alla forte interazione degli utenti in rete. Attenzione confermata dai dati dello stesso DopoFestival che ieri, nella serata più lunga della messa cantata sanremese, è iniziato all’una e mezza di notte. Eppure, proprio in una fascia oraria tanto proibitiva, ha registrato un incremento dei tweet pari al 137% e di utenti unici al 171%. Dati significativi in quanto a gradimento: specie se si considera che è la prima volta che il programma in trending topic non viene trasmesso in tv. Alle tre di notte, i tweet erano a quota tremila.
C’è chi avrebbe voluto Saverio Raimondo sul palco dell’Ariston per impartire una lezione di comicità a Siani e Pintus; chi vorrebbe togliere il Festival e passare subito al DopoFestival.
Il motivo del successo è presto spiegato: al DopoFestival sanremo viene spogliato dall’ipocrisia studiata per il pubblcio generalista. Se Conti spaccia per normalità una famiglia con 16 figli e poi chiede a due ex un bacio in mondovisione, fingendo di ignorare che cantino insieme accumunati solo dall’obiettivo di un cospicuo assegno, sul web la correttezza viene messa da parte. Piuttosto, si chiede Raimondo: l’avranno mai conosciuta gli Anania l’ebbrezza di indossare un preservativo, giusto per provare? E poi le canzoni, liquidate come “strazio” oppure come già ascoltate, dunque senza che ci sia il bisogno di sottoporre nuovamente le orecchie del pubblico a tanta pochezza canora. L’accompagnamento linguistico è a suon di “squirt”, “sesso anale”, “fisting”, “granny”, “tampax”, “spermatozoi che esondano”, perché la Rai stia costruendo un programma che debba essere un’alternativa credibile al porno: visto l’orario della diretta in rete infatti, è chiaro che è alla pornografia che bisogna sottrarre pubblico.
Un linguaggio esplicito, rivendicato in conferenza stampa dallo stesso direttore di Rai Uno Giancarlo Leone, secondo cui la Rai è molto più avanti di quanto si creda.
Nel Festival di Carlo Conti, Saverio Raimondo ammette di aver avuto gioco facile. È semplice riuscire ad essere dissacranti se sei preceduto da uno show organizzato dal conduttore delle imitazioni nostalgiche di Tale e Quale Show, della rievocazione de I migliori anni; l’amico dell’umorismo buonista di Pieraccioni.
Sabrina Nobile finalmente mostra un volto diverso da quello della iena che firma in replica scialbi servizi sotto i palazzi politici. Lei, serafica, mette a proprio agio l’ospite; Raimondo coglie l’attimo, si insinua e infilza battute implacabili che provocano una sorta di godimento fisico. Del resto bisogna fare concorrenza al porno, perciò non rimane che arrendersi alla sua scorrettissima voce citofonata. Ma dovete scusarlo: è la sua.