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Dal primo momento in cui la Rai ha affidato a Carlo Conti le redini del Festival di Sanremo 2015 il conduttore ha sempre affermato di voler imbastire un’edizione popolare, che incontrasse i gusti della gente e che potesse avere un riscontro nelle radio e nelle classifiche di vendita. Questo perché talvolta i brani in gara muoiono, commercialmente parlando, nel momento stesso in cui cala il sipario sul Teatro Ariston.
Quando poi, a dicembre, il presentatore ha annunciato i 20 big che avrebbero composto il cast, la sua volontà di essere contemporaneo e attento al mercato discografico è emersa chiaramente. Diversi sono stati, ad esempio, i rappresentanti del mondo dei talent show: Chiara, Annalisa ma soprattutto Dear Jack e Lorenzo Fragola, amatissimi dalle teenager (anche se questi ultimi 2 si sono classificati soltanto settimi e decimo, rispettivamente).
Conti ha cercato di proporre ai telespettatori un ventaglio di “sapori” musicali il più ampio possibile anche se, come ha lui stesso ammesso in questi giorni durante le conferenze stampa, alcuni sono mancati, come ad esempio la musica indie. D’altronde, con 20 posti a disposizione per la categoria dei big, è difficile dare spazio a tutte le proposte artistiche che circolano in Italia. E poi non dimentichiamoci che si tratta di Sanremo, una gara che in 3 minuti decide le sorti dei brani in questione: anche per questo si tende a privilegiare un repertorio pop e leggero.
E venendo proprio alle canzoni, quelle di quest’anno hanno visto trionfare il binomio cuore-amore. Quasi tutti i brani hanno celebrato l’amore nelle sue diverse sfaccettature, da quelle più semplici e talvolta banali (liricamente parlando) a quella clandestina di due amanti (Adesso e qui di Malika Ayane) e all’amore per se stessi (Un vento senza nome di Irene Grandi o, in un certo senso, Io sono una finestra del duo Di Michele – Coruzzi). Poche le eccezioni: Kaligola tra le Nuove Proposte e Gianluca Grignani tra i Big hanno virato verso tematiche meno sentimentali e più sociali.
Ma si sa, il verdetto reale è quello delle radio e delle classifiche e quest’anno molti sono gli artisti che potrebbero raggiungere risultati soddisfacenti in tal senso. Un primo vincitore c’è già ed è Nek: la sua Fatti avanti amore, che non a caso ha vinto il Premio Sala Stampa “Lucio Dalla” radio-tv-web, è già programmatissima dalle radio e viaggia nei piani alti delle chart di vendita. Altri artisti che possono giocarsi la carta della radiofonicità del proprio pezzo sono i Dear Jack, Lorenzo Fragola, Annalisa e Anna Tatangelo (e nel caso delle ultime due cantanti questo potrebbe essere l’unico vantaggio dell’avere canzoni scritte da Kekko dei Modà); tra i giovani invece sicuramente Enrico Nigiotti e il vincitore Giovanni Caccamo. A proposito delle Nuove Proposte è doveroso sottolineare come il livello di questa sezione sia stato nettamente superiore a quello dei Big, per quel che riguarda la qualità dei brani (oltre ai già citati, meritano una menzione anche Chanty e i Kutso).
Carlo Conti si è più volte augurato che tra diversi anni la gente possa ricordarsi dei brani di Sanremo 2015. E’ ancora presto per fare previsioni a lungo termine, ma qualcuno – forse – potrebbe superare la prova del tempo.