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Il primo ospite ad entrare è il calciatore Mauro Icardi. Chiambretti gli chiede subito perché guadagni così poco, Malgioglio invece nemmeno lo conosce, ma lo trova un bel ragazzo. Icardi si reputa un tamarro perché ha l’auto dorata, mentre Malgioglio non lo trova rispondente ai canoni tipici della tamarraggine; piuttosto insiste a dire quanto sia un bel ragazzo.
Il conduttore azzarda un parallelismo tra il calcio e un hotel, entrambi caratterizzati da gente che va e gente che viene. Spazio dunque a Dana e Carla, che sfilano prima della pubblicità.
Terminata dunque l’anteprima del programma, si rientra con Icardi. A dimostrazione della sua fama da “bad boy” viene mostrato il filmato in cui insulta i tifosi della curva allo stadio. Lui dice di non essersi arrabbiato per la maglia che gli era stata rilanciata indietro, quanto per un paio di pantaloncini che voleva dare a un bambino e che gli sono tornati indietro.
Il paragone corre subito a Balotelli, un’altra “testa matta”, ma Icardi non trova di somigliargli. Chiambretti annuncia la compagna Wanda Nara, poi sfoggia le foto private che i due condividono su Instagram, dalla camera da letto alla sala parto. È giusto che il privato venga esposto così in pubblico, specie considerando che il padre dei primi due figli di Wanda Nara è il calciatore Maxi Lopez? Lei risponde che è chi guarda che si sta intromettendo.
L’intervista prosegue nel disperato tentativo di ottenere una risposta che non sia in endecasillabi, fino a quando Chiambretti pone la domanda chiave: se fosse stato un operaio della Fiat, Wand Nara se lo sarebbe preso ugualmente Icardi? Subito dopo, un breve video che riassume i regali fatti dal calciatore alla moglie: tra gioielli, auto e computer, 700mila euro.
E come rispondere a Maradona che ha dato a Icardi del traditore? A lui non interessa.
Il secondo ospite è un uomo con il cognome da Oscar: si tratta di Christian De Sica. L’attore detiene un record: ben 16 film girati in alberghi. Di questi cinepanettoni, dice De Sica, ci sono sempre cinque minuti buoni in cui si ride; il restante è drammaturgicamente niente. E prosegue: paradossalmente è più semplice recitare Shakespeare, perché la bellezza di quello che si dice è immensa. Riguardo alle tante parolecce presenti nei dialoghi dei cinepanettoni, l’attore trova molto più volgare il corpo morto di Gheddafi in ogni tg.
Nell’hotel di Chiambretti c’è anche un’astrologa, che oggi si occupa del sesso preferito da George Clooney.
Torniamo a De Sica, a cui il padre aveva raccomandato di non frequentare alcuna accademia ma di darsi piuttosto al doppiaggio. E nella sua carriera, De Sica annovera diverse esperienze di doppiaggio di film di animazione: per Galline in fuga, ha ricevuto i complimenti di Steven Spielberg. Cantando Parlami d’amore, Mariù ha commosso Eugenio Scalfari. Fellini inoltre l’avrebbe voluto per intepretare Casanova, ma la parte andò a Donald Sutherland: pare che inizialmente l’attore romano avesse rifiutato, perciò il conduttore gli dà candidamente del “coglione”.
Chiambretti si congeda da De Sica per dare le linea a Mimmo Lombezzi: il giornalista ci parla della morte dell’attore comico John Belushi, avvenuta in albergo.
Infine, l’esuberante presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, convinto che a Sanremo Carlo Conti fosse spaventato da lui. Approdato nel calcio dal mondo del cinema, Angeli Guglielmi lo descrive come un uomo che girava in continuazione nelle stanze vicine al suo ufficio. Guglielmi è seduto ad uno dei tavolini, e ammette di non averlo mai ricevuto. In compenso però, Ferrero ha incontrato Fidel Castro, a cui racconta di non aver voluto lasciare la stretta di mano. L’intervista si conclude con il conduttore e il suo ospite che provano a ballare il tip tap.
Dulcis in fundo, seduta al tavolo d’onore, Elettra Lamborghini. La ricca ereditiera ha due sogni: fare un calendario ed entrare nell’industria del porno.
La chiusura è affidata a Malgioglio, che all’una e mezza di notte canta Oi Marì. L’hotel chiude le sue porte fino a venerdì prossimo.