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La puntata si apre parlando della “Roma deturpata” dai tifosi olandesi del Feyenoord: oltre ai danni alla fontana di Piazza Navona, ci sono quelli arrecati ai commercianti, per un totale di tre milioni di euro. Con la piazza letteralmente paralizzata infatti, ne hanno risentito tutte le attività che vi si affacciano. In studio Matteo Salvini (Lega Nord), Laura Puppato (PD) e i giornalisti Salvatore Tramontano (Il Giornale) e Tommaso Labate (Il Corriere della Sera).
Si passa in poco tempo ad appartamenti che si affacciano sui principali monumenti di Roma con affitti sospetti, in quanto bassissimi. Ma il momento più toccante è quello successivo, quando interviene in collegamento Mario Di Pietro, nonno della piccola Nicole. L’uomo racconta che nella ricostruzione di quanto avvenuto vi sia un’ora di buco, in cui la famiglia della bambina non sa che cosa sia successo.
Giletti propone la sequenza di telefonate al 118: inizialmente, data la gravità di Nicole, si pensava di non portarla a Ragusa, ma al policlinico più vicino. Poco dopo invece, si sceglie di portarla a Ragusa. Am l’ambulanza, svela il nonno, non conosceva la strada, perciò si fermava a chiedere indicazioni: per percorrere 100 chilometri è stata impiegata quasi un’ora e mezza.
Infine, Dario Fo, colui che “dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. Un ospite d’eccezione che raramente abbiamo il piacere di vedere in un salotto televisivo ma a cui, a partire da domani sera, Rai Cinque dedica il ciclo L’arte secondo Dario Fo.
L’autore racconta della madre, che gli diceva sempre che un uomo senza cultura è un uomo nullo: un uomo che non conosce il suo tempo, gli ripeteva, è un uomo che non ha alcun significato. La donna, pur essendo una semplice contadina, iniziò a studiare il latino insieme ai figli: nella scuola frequentata da Fo infatti, non veniva insegnata la materia, ma lei era convita dell’importanza di questa lingua antica. E Fo, tuttora, lo ritiene una disciplina fondamentale per il ragionamento, anche se “cercano di toglierlo di mezzo”.
Viene svelato un aneddoto singolare: la comunicazione di aver vinto il Nobel gli è arrivata mentre era in auto insieme ad Ambra Angiolini per girare la puntata di un programma on the road. Nel frattempo, un’altra auto li ha affiancati, e da dietro il finestrino un giornalista gli ha esposto il foglio con la scritta “hai vinto il Nobel”. Essendo in autostrada, Fo si è poi fermato a festeggiare in autogrill.
Immancabile, in conclusione, un’opinione su quanto avvenuto a Parigi alla redazione di Charlie Hebdo. La risposta è in linea con l’esternazione di Papa Francesco: il rispetto delle tradizioni. Non è un problema di santi e religioni, ma delle origini che ci sono dietro.