Paolo non è deluso per essere uscito a questo punto della gara, ma non nasconde un filo di amarezza poiché la finale era a un passo da lui. Finito al pressure test con Nicolò, a detta dei giudici ha realizzato il suo miglior piatto: “Vuol dire che sono cresciuto tanto lì dentro, e poi sono uscito contro un genio come Nicolò. Spero vinca lui, vorrebbe dire che sono stato eliminato dal vincitore del programma” confessa. La sua stima però è anche per gli altri due finalisti, Amelia e Stefano, da lui definiti rispettivamente “raffinata” e “tosto e quadrato”.
Il concorrente spende parole di apprezzamento anche per i tre giudici: “Cracco è molto umano, mi ha voluto bene da subito, Bastianich ha l’idea del provarci sempre e non mollare mai, Barbieri invece è il giudice dal gusto sopraffino, ha il palato migliore di tutti”.
{module Google richiamo interno} Il percorso di Paolo è stato singolare: ritenuto dai suoi compagni uno dei più deboli, è spesso finito a rischio di eliminazione, ma ai pressure test ha sempre tirato fuori un asso dalla manica e ha avuto la meglio su concorrenti più forti. “Lo stress ti fa dare il massimo, anche sul mio posto di lavoro da informatico sono così: spesso la notte non dormo perché so di dover realizzare dei progetti importanti e difficili, ma quando arriva la resa dei conti li porto a termine con ottimi risultati” spiega.
A proposito dei rapporti tra gli aspiranti chef del programma ci tiene a precisare che tutto ciò che si vede è vero, non c’è nulla di montato: “Dopo la prima puntata ti scordi delle telecamere, e tutto lo stress a cui vieni sottoposto ti fa uscire per quello che sei davvero. Le persone con cui ho legato di più sono il Conte, Nicolò e Arianna che dice esattamente quello che pensa, ed è una cosa bellissima”.
Nei progetti futuri di Paolo potrebbe esserci una “cucina-catechismo” (scherza, ndr): “Mi piacerebbe diventare testimonial, con la mia faccia e la mia cucina, dei prodotti di eccellenza di Cuneo”.
Un consiglio a chi si presenterà ai casting per la prossima edizione di MasterChef? “Prendersi 2-3 mesi di aspettativa dal lavoro, il mio capo mi dava una settimana di ferie alla volta perchè era convinto mi facessero fuori subito, invece sono arrivato quasi in finale! E’ importante arrivare davanti ai giudici con la convinzione di essere il migliore” sentenzia Paolo.
Qui la diretta della semifinale.