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Si comincia. I semifinalisti entrano cantando “Laura non c’è”, successo del 1997 di Nek. Poi arriva il cantante emiliano sul palco, e il medley continua. Prima “Lascia che io sia”, poi “Se io non avessi te”.
Ivan Olita saluta Nek non prima di scattarsi un selfie. Il conduttore spiega il meccanismo della gara: i finalisti saranno 4, due ragazzi usciranno dal gioco. Ancora una volta i concorrenti saranno divisi in coppie che si sfideranno. La prima è Stefano – Gabrio. I ragazzi canteranno “Beggin”. Entrambi molto dinamici sul palco, la voce ne risente un po’. Il livello dei due è equivalente.
E’ il momento dell’intervista: ai due tocca Enrico Montesano. Il comico romano racconta del suo primo provino nel mondo dello spettacolo, rivelando di aver imitato Adriano Celentano. Com’è normale che sia, Montesano è un fiume in piena. La sua è una vera e propria performance, con una carrellata dei suoi personaggi più famosi. Racconta divertenti aneddoti sulla sua carriera, tra cui il rapporto di stima professionale con Aldo Fabrizi e l’esperienza teatrale con “Rugantino”. Stefano e Gabrio gli fanno da spalla. Chisura con “Roma nun fà la stupida stasera”, che Montesano canta con la Carrà. Dopo la pubblicità, si siederà tra i giudici.
Si ritorna dalla pausa pubblicitaria. Montesano è seduto tra i quattro coach e non perde occasione per imitare i giudici. La caricatura più spassosa è quella di Philipp Plein. Montesano dice: “A volte quanto parla ricorda Papa Ratzinger!” Riprende la gara, il primo ad esibirsi è Stefano, che canta “Tu vuò fa l’americano” e “A rumba de’ scugnizzi”. Snodato nel ballo, gli manca sempre qualcosa nel canto. Tocca a Gabrio, che canta “Please don’t stop the music” di Rihanna.
Si passa ai voti. Il primo ad esprimersi è proprio Enrico Montesano, che da il suo “forte” a Stefano. Tutti gli altri giudici sono d’accordo con lui. E’un plebiscito. Stefano vince 5-0 e vola in finale. Gabrio dunque rischia l’eliminazione.
Prima di salutare tutti, Montesano ammette che Vittoria, concorrente eliminata nella puntata scorsa, può avere le carte in regola per lavorare in teatro, nella commedia musicale. Ritorna Nek: è il momento di cantare “Fatti avanti amore”, brano arrivato al secondo posto a Sanremo 2015. Pubblicità.
Tornati dalla réclame, inizia la seconda sfida, tra Federica e Marco. Canteranno insieme “Dimentico tutto” di Emma. Federica ha una marcia in più nel canto, visti anche i suoi trascorsi. Marco se la cava, ma nel complesso la sua esibizione è meno convincente dell’avversaria.
Momento intervista: i due ragazzi chiacchiereranno con Serena Autieri. Prima, però, i tre cantano insieme “Mamma mia” degli Abba. Comincia l’intervista: Federica Buda è piuttosto deferente nei confronti dell’attrice, riempiendola di complimenti fino ad esagerare. Più moderato Marco, che riesce ad essere più spontaneo della collega.
Ora si canta. Inizia Federica, che canta Aretha Frankiln e Jessie J. Questa volta la qualità del ballo cresce. La ragazza è più matura rispetto alle performance precedenti. Ok anche nel canto, stasera la sua esibizione è praticamente perfetta. Altro stacco pubblicitario.
Ricomincia la diretta. Impegnativo il brano per Marco: “Grace Kelly” di Mika. Anticipa che la sua sarà una versione diversa dall’originale. Nel filmato di lancio, Vittoria gli dà un in bocca al lupo. Un grande gesto d’amicizia da parte della bionda ex concorrente, eliminata proprio nello scontro con Marco. Il ragazzo mette in scena una performance briosa, con una coreografia semplice, ma allo stesso tempo gradevole.
Iniziano le votazioni. Una sfida combattuta, due giudici (Cortés, Argento) votano Marco, Federica conquista Serena Autieri e Philipp Plein. Il voto decisivo è di Raffaella Carrà, che porta in finale Marco. Federica Buda va nella black room e così è a rischio eliminazione.
Terza sfida, tutta napoletana: Pasquale e Manuela si contendono l’ultimo posto per la finale, televoto escluso. Cantano insieme “Il rock di capitan Uncino” di Edoardo Bennato. Anche in questo caso, il confronto è molto equilibrato.
L’ultimo ospite è Fabrizio Frizzi. Il conduttore de “L’eredità” viene intervistato dai due contendenti. Pasquale e Manuela sono piuttosto spigliati e riescono ad alternarsi bene nel colloquio con il conduttore romano.
Cominciano le esibizioni singole. Inizia Manuela. Canta un successo di Fred Buscaglione: “Piccola”. La ragazza è grintosa e firma un’esibizione divertente. Visto anche il tipo di pezzo, di voce ne mette in evidenza ben poca, ma nella danza si distingue per grande energia.
E’ il turno di Pasquale. Il ragazzo di Castellammare di Stabia canterà “Boyfriend” di Justin Bieber. iL La voce del ragazzo si sente molto poco, sia perchè non la tira fuori, sia perchè il suo microfono funziona poco. Il resto è solo danza, un po’pochino per convincere i giudici.
Iniziano le votazioni da parte dei giudici. Fabrizio Frizzi dà il suo “forte” a Manuela, pur complimentandosi con Pasquale. Dello stesso avviso Asia Argento, che, come nel caso della sfida precedente, non vota il ragazzo perchè secondo lei propone sempre lo stesso tipo di performance. Combattutissimo Philipp Plein, che addirittura decide di affidare il suo voto ad una monetina, che premia Manuela, che così conquista la finale. Il ragazzo prende solo un voto, quello di Cortés. Pasquale ora rischia di uscire dal talent.
Gabrio, Federica e Pasquale si contendono un posto in finale. Ora tutto passa nelle mani del televoto. Prima di conoscere il nome dell’ultimo finalista, c’è spazio per Nek, che propone una cover di “Se telefonando”, uno dei brani più conosciuti di Mina.
Manca poco all’uscita del verdetto. Prima, però, i coach avranno modo di parlare con i tre ragazzi. Sarà per loro un’ulteriore opportunità per convincere il pubblico da casa a votarli.
Il quarto finalista di “Forte Forte Forte” è Pasquale. Si giocherà la vittoria finale con Stefano, Marco e Manuela.
Si conclude qui la penultima puntata di “Forte Forte Forte“. Venerdì 14 marzo andrà in onda l’ultimo appuntamento, sempre alle 21,15 su Rai 1, alla fine del quale conosceremo il nome del vincitore di questa prima (e quasi sicuramente unica) edizione.