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Outlander è un prodotto in costume, la sceneggiatura è fatta in modo da rappresentare due epoche completamente differenti: quella del 1945 e quella del 1743.
Vengono raccontate le avventure fantastiche di una giovane donna, Claire Beauchamp, la protagonista, che improvvisamente si trova catapultata dal 1945 al 1743 solo per aver toccato un monolite.
La storia inizia proprio nel 1945, la seconda guerra mondiale è appena terminata. L’infermiera inglese Claire e suo marito Frank Randall si riuniscono dopo essere stati divisi a lungo dalla guerra. Si concedono un viaggio in terra scozzese per ripristinare tra di loro quel sentimento che la lontananza sembrava aver affievolito. I due protagonisti, giovani belli e innamorati, continuano il loro viaggio nelle splendide terre scozzesi tra paesini e panorami spettacolari.
Tutto sembra perfetto, ma il destino è in agguato e non si tratta del solito cattivo di turno, questa volta il dramma arriva attraverso una sorta di entità superiore. Infatti, un giorno, Claire durante una passeggiata sfiora alcuni monoliti che si trovavano su una piccola altura scozzese. Il solo contatto la catapulta immediatamente nel 1743.
{module Google richiamo interno} Il salto temporale la allontana da tutto quello che aveva faticosamente ritrovato e riconquistato, compreso il marito e per lei in terra scozzese iniziano subito le persecuzioni. Infatti Claire è inglese e si ritrova nel periodo storico in cui la Scozia sta lottando per ottenere la propria indipendenza dall’Inghilterra.
Lei dunque è considerata una “outlander”, ossia una straniera che viene subito puntata dagli scozzesi, infatti Claire viene sospettata di essere una spia inglese al servizio di Sua Maestà e quindi pensano che passi informazioni al nemico. Da questo momento inizia per lei una fuga senza sosta.
Per salvarsi dalla persecuzione del capitano Jonathan (antenato di suo marito), la giovane donna è addirittura costretta a sposare un esponente del clan dei MacKenzie.
Claire si ritrova così sposata due volte e con due uomini diversi in epoche diverse fra di loro. La singolarità è rappresentata dal fatto che il capitano Jonathan che la perseguita e il marito sono interpretati dallo stesso attore Tobias Menzies.
Claire non ha mai perso la cognizione della propria origine. Sa di non appartenere a quell’epoca e farà di tutto per cercare di riprendere la propria identità.
A tormentarla di più in questo lungo percorso sarà soprattutto il senso di colpa di essere “bigama” ma di non poterlo rivelare a nessuno.
Il finale sarà a sorpresa e riserverà un vero e proprio colpo di scena.