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A “scattarle” è Cristoforo Gorno con le sue “Cronache dall’Antichità”, il nuovo programma di Rai Cultura, in onda da lunedì 16 marzo alle 21.30 su Rai Storia, canale 54 del Digitale Terrestre e canale 23 TivùSat. Otto puntate di “cronaca”, difatti storici raccontati nei luoghi dove si svolsero, tra siti archeologici e beni culturali del nostro Paese, rispettando le “regole” della cronaca: il chi, il cosa, il dove, il perché e il quando di un determinato avvenimento. E come un inviato nel mondo antico, Gorno — cronista e conduttore – guida il telespettatore ora dopo ora nei luoghi dell’azione, raccontando anche il contesto in cui quell’avvenimento si è determinato. Un racconto arricchito da un esame accurato delle fonti letterarie e iconografiche, ed è scandito da dichiarazioni, frasi famose e virgolettati dei protagonisti, ed estratti dai resoconti dei contemporanei. E non mancano le
mappe per permettere di ripercorrere, oggi, gli stessi passi compiuti dai protagonisti dei diversi avvenimenti.
Il primo appuntamento, lunedì 16 marzo, è dedicato a Giulio Cesare e alle Idi di Marzo. E’ una delle giornate più famose della storia, quella dell’assassinio di Giulio Cesare, che “Cronache dall’antichità” ricostruisce momento per momento seguendo quasi fisicamente Cesare dal risveglio nella propria casa fino alla sede del Senato, dove troverà la morte. Una ricostruzione dei fatti basata sulle fonti antiche e sull’esplorazione dei luoghi di Roma, a partire dalla frase di Cesare che alla domanda “come vorresti la tua morte?” risponde: “improvvisa e veloce”.
Gli altri appuntamenti
CAPUA 73 a.C.: IO SONO SPARTACO
La grande avventura del gladiatore ribelle e del suo esercito di schiavi, una cronaca basata sulle fonti antiche, che inizia nelle cucine della scuola dei gladiatori di Capua, dove settanta gladiatori, armati di spiedi e mannaie da macellaio, riescono a farsi
largo verso la libertà, prosegue sul Vesuvio, dove Spartaco ottiene le prime vittorie, percorre tutta l’Italia e finisce sulla via Appia, con la crocifissione di seimila ribelli.
{module Google richiamo interno}ROMA 14 d.C. FINE AGOSTO: IL FUNERALE DI AUGUSTO
La cronaca del funerale del primo imperatore offre al cronista la possibilità di farne una sorta di “coccodrillo”, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera. Visitando le case di Augusto e di Livia sul Palatino, l’Ara Pacis, il Mausoleo e il Foro di Augusto, il racconto spiega come Ottaviano, un ragazzo di 19 anni sottovalutato da tutti, sia riuscito ad ottenere il potere sbaragliando nemici come Antonio e Cleopatra, senza mai sbagliare una mossa.
VULCI E VOLSINII , 280 a.C. UN GIORNO D’INVERNO: GLI ULTIMI ETRUSCHI.
La fine di due città etrusche Vulci e Volsinii, l’attuale Orvieto, che sono le ultime sacche di resistenza all’avanzata di Roma. Dopo la loro caduta il mondo etrusco perde definitivamente la propria autonomia. Oltre alla cronaca pura dei fatti, la puntata esamina la lunga rivalità tra etruschi e romani, i legami tra le due culture, rappresentati nei cicli di affreschi della tomba Francois a Vulci.
ROMA 64 d.C., 9 GIORNI A LUGLIO: IL GRANDE INCENDIO.
La puntata racconta come si sviluppa il grande incendio di Roma legato a Nerone, attraverso i nove giorni della sua durata. Una sorta di inchiesta giornalistica per capire quali sono le prove contro l’imperatore e cosa invece lo scagiona. Sullo sfondo la presenza e il ruolo dei primi cristiani a Roma.
ROMA, 753 a.C. 21 APRILE: LA FONDAZIONE
La puntata affronta la leggenda della fondazione di Roma e la mette a confronto con i ritrovamenti archeologici della Roma arcaica. Cosa c’è di vero nel mito di Romolo e Remo? Può esserci davvero stato un fratricidio all’origine di Roma?
SIRACUSA, 413 a.C 13 SETTEMBRE, LA DISFATTA ATENIESE
Lo scontro tra Atene e Sparta, nella Guerra del Peloponneso, si sposta in Sicilia. Quella ateniese è una grande spedizione militare. Finirà con una sconfitta dolorosa umiliante e sarà, per Atene, l’inizio della fine.
SIRACUSA E MOZIA, 366 a.C, PLATONE LA SICILIA E LA NASCITA DI UN’IDEA: ATLANTIDE
Una puntata particolare, in cui non si racconta un fatto, ma la nascita di un’idea. Il 366 è l’anno in cui ilfilosofo Platone viene invitato a Siracusa per partecipare alla costruzione di un governo ideale, e forse è proprio in Sicilia che, a contatto con i fenici, inventa il mito di Atlantide. Un’ipotesi affascinante sostenuta dai dialoghi platonici Timeo e Crizia, e dalla visita alla città fenicia di Mozia.