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Tema del libro non è tanto la passione divorante per il gioco che contagia tutti i protagonisti, quanto i continui rovesciamenti di fronte da parte della fortuna.
L’intreccio vertiginoso, i buffi personaggi e, non ultimo, il numero di pagine -contenuto rispetto ai titoli più famosi di Dostoesvkij — rendono questo romanzo il miglior modo di accostarsi all’autore per la prima volta. Nella dipendenza dal gioco si possono intravedere molte altre dipendenze, e forse è proprio questo che conferisce attualità al libro. Molti gli spunti che alimenteranno le prove a cui le classi saranno sottoposte.
A condurre il gioco e a sdrammatizzare il clima acceso della gara come sempre saranno Geppi Cucciarì con il suo spirito caustico, e il professor Piero Dortles con la sua sottile ironia. In palio tanti libri e la possibilità di accedere alla finale tra le due classi che nel corso della stagione di “Per un pugno di libri” si saranno meglio classificate.
{module Google richiamo interno} Max Paiella sara’ protagonista del gioco Per chi suona la campanella. Potranno giocare anche gli spettatori da casa, prenotandosi al numero 06.3723043 da sabato a giovedi’. Si tratta di indovinare il titolo di un’opera letteraria famosa che si nasconde dietro una definizione fantasiosa e talvolta bizzarra.
Giunto alla quindicesima edizione, “Per un pugno di libri” è diventato un programma molto seguito. Davanti alle sue telecamere sono passate classi scolastiche di tutta Italia che hanno letto, studiato, discusso e anche criticato i libri di volta in volta oggetto del gioco.
La scorsa settimana il libro protagonista è stato il romanzo “Il ballo” di Irene Némirovsky.
“Il ballo” è uno dei primi romanzi della Nemirovsky ed ha la freschezza dell’età dell’autrice: appena 25 anni. L’eterno contrasto generazionale degli adolescenti con i genitori nel libro porta la protagonista a una vendetta crudele anche se casuale. Perché l’incomprensione all’interno di una famiglia?