{module Banner sotto articoli}
Ritiene che queste dichiarazioni non corrispondano al vero?
Respingo tutte le accuse formulate dal produttore che non conosco e non ha avuto il piacere di conoscere e lo invito ad avere un linguaggio più consono e corretto nel rispetto della persona a cui si rivolge. E a proposito delle liberatorie, ribadisco che il produttore mente sapendo di mentire sulla famiglia Mennea omettendo volutamente il fratello he costituisce parte della famiglia. La frase “non aveva rapporti” è priva di fondamento. Dovrebbe specificare quando non ho avuto rapporti e in quale periodo. Parla solo per sentito dire ma non è in grado di portare prove in proposito a suo sostegno.
Però lei non frequentava suo fratello Pietro
Io ho fatto una scelta di vita ma questo non significa che il legame familiare è venuto meno. La famiglia Mennea, nelle persone mia, di Luigi, di Giuseppe, di mio padre Salvatore e di mia madre Vincenza non ha dato nessuna liberatoria. Se c’è stata una liberatoria è stata data solo dalla vedova Manuela Olivieri che può amministrare solo il suo personaggio e non può disporre dei diritti di personaggi utilizzati nella fiction tra i quali mia madre Vincenza e mio padre Salvatore. Loro non potevano firmare liberatorie, essendo scomparsi, mio padre nel 1994. mia madre nel 2010.
Quindi a suo parere i figli dovevano essere interpellati?
Per quanto riguarda mio padre e mia madre, la produzione non ha capito che, chi può disporre dello sfruttamento dell’immagine dei genitori deceduti sono soltanto i figli e nessun altro. Esiste una serie di diritti inviolabili della personalità tra cui il diritto al nome, all’identità personale di cui terze persone non possono assolutamente disporre.
Come procederà?
Voglio vedere la miniserie,sulla quale non ho nessun pregiudizio. Ben venga il racconto della gloriosa carriera atletica di mio fratello divenuto un patrimonio sportivo a livello internazionale, ma ribadisco ancora, se qualcuno non lo ha capito, che bisogna rispettare le norme giuridiche e non ridicolizzare e disprezzare gli altri mortificando dignità e reputazione, sfruttando in maniera arbitraria e illecita l’immagine delle persone ritratte.
Si riferisce anche agli anni dell’infanzia di suo fratello?
Le notizie su quel periodo solo noi fratelli potevamo darle, ritengo una denigrazione quanto è stato detto, un’opera di fantasia che non riproduce fatti di vita quotidiana. La moglie nel 1974 non era ancora presente nella sua vita. Mio fratello era fidanzato con altre due ragazze che si sono succedute, Lucia e Patrizia. E neppure nella preparazione degli Europei c’era qualcuno accanto a lui che potesse raccontare il suo privato.
Quindi attende la messa in onda?
Mi riservo, dopo aver visto la fiction, di tutelare i miei familiari nelle sedi più opportune nelle quali la produzione dovrà dimostrare quali liberatorie possiede e la veridicità delle affermazioni fatte. Nessuno dei miei due fratelli ha mai rilasciato liberatorie e sono molto più arrabbiati di me per questa situazione. Voglio, sottolineare, a proposito un episodio.
Quale?
Nei promo che stanno mndando in onda, si vede mia madre uscire in strada e chiamare Pietro. E’ fuori dalla realtà. Non è mai accaduto.