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In onda su Rai Gulp ogni giorno dalle 16.55, “Kung Fu Panda – Mitiche avventure” prende spunto dall’omonimo film. Il protagonista è un buffo panda, Po, che vuole per forza diventare un “Guerriero Dragone”, il più grande maestro di kung fu. Per questo vive nel Palazzo di Giada, sotto la guida attenta dell’anziano Shifu e insieme ai “Cinque cicloni”, guerrieri appartenenti ognuno ad una razza animale diversa (una tigre, un serpente, una scimmia, una mantide ed una gru).
Il carattere di Po è ambivalente: non apprezza molto la disciplina, si distrae, ama mangiare e si caccia spesso nei guai. Dall’altro lato, la voglia di realizzare il suo sogno lo porta a mostrare una grande determinazione nei momenti decisivi. Quando il nemico di turno rischia di sconvolgere la quiete della Valle della Pace, si dimostra un guerriero determinato e con l’aiuto dei suoi compagni riesce a sconfiggerlo .
Due elementi rendono il cartone adatto ad un pubblico di famiglie: il primo è l’esaltazione del valore dell’amicizia. Il rapporto che Po ha con i “Cinque Dragoni” è costruito sulla lealtà e sul sostegno reciproco. Nel momento in cui uno di loro è in difficoltà, gli altri intervengono subito per aiutarlo, salvandogli anche la vita. Il secondo lo si evince dall’impegno profuso dal protagonista per raggiungere il suo scopo finale: nonostante le difficoltà, dovute anche alla stazza, prova sempre a migliorarsi. In questo modo, il cartoon vuole dimostrare che la forza di volontà e il sacrificio siano fondamentali per centrare anche gli obiettivi più difficili.
Anche nel caso di “Oggy e i maledetti scarafaggi”, trasmesso da K2 in diverse fasce orarie della giornata, i protagonisti delle vicende sono degli animali. Nello specifico, Oggy è un gatto, vive in una casa che in ogni puntata è presa d’assalto dai suoi acerrimi nemici, Dee Dee, Joey e Marky, tre scarafaggi. Il protagonista ama stare in casa e trascorrere del tempo in totale relax, ma i suoi piani vengono puntualmente rovinati dai tre, che pur di rubare quello che ha cucinato, sono disposti a fargli qualunque dispetto.
E’ in particolare su questo aspetto che è opportuno concentrare la riflessione. Gli scarafaggi dimostrano di non essere mai appagati per le malefatte compiute ai danni del povero gatto, ma cercano sempre, senza esitazioni, di inventarsi qualcos’altro per poterlo mettere definitivamente in ginocchio. Godere delle disgrazie altrui e cercare di umiliare il proprio avversario a qualunque costo non sono di certo degli insegnamenti adeguati da trasmettere ai più piccoli; attraverso questo cartoon, però, il rischio che i più piccoli possano farli propri è concreto.
Un altro aspetto che rende ancora più evidente il distacco tra Oggy e i suoi antagonisti è l’assenza di dialoghi. L’evoluzione delle vicende è affidata soltanto alle azioni e reazioni dei contendenti, accompagnate dalla colonna sonora. Il mancato scambio di battute aumenta i contrasti, contribuendo ad amplificarne le conseguenze.