Come ricorderanno gli spettatori meno giovani, quell’appuntamento domenicale su Rai 2, che all’inizio durava quattro ore e poi addirittura sei, fu un programma di grande sperimentazione che dette un’impronta caratteristica alla rete dopo L’altra Domenica e prima di Quelli che il Calcio.
Blitz si occupava di un tema a settimana, selezionandolo tra i più popolari come l’amore o la nazionale di calcio, oppure tra i più sofisticato come il grande cinema o la poesia proposta da Gregory Corso con la collaborazione di Fabrizio De Andrè. E il tema veniva elaborato e analizzato attraverso tutti i linguaggi e le forme di comunicazione possibili: sequenze di film, esibizioni in studio, riprese da vari teatri, canzoni, arie liriche, balletti, interviste, collegamenti esterni.
Un altro grande merito di Blitz fu l’aver avvertito la necessità di uscire dagli studi televisivi per captare i contributi esterni. In questo senso rappresentò una novità come prima trasmissione di intrattenimento e cultura fuori dagli schemi tradizionali. Spesso, uscì anche fisicamente dallo studio Fiera 2 di Milano per effettuare puntate dal festival di Cannes o dal Teatro Tenda di Piazza Mancini con Roberto Benigni o dallo stadio Flaminio con Gigi Proietti. Una domenica la trasmissione si trasferì anche a Cinecittà per raccontare il Grande Cinema dallo Studio 5, dove si stavano svolgendo, con Fellini la Masina, le riprese di E la nave va. In un’altra puntata, dallo Studio 8, Sergio Leone in diretta dirigeva in esclusiva per Blitz un giovane Robert De Niro nel film C’era una volta in America. Quel pomeriggio parteciparono al programma anche Ennio Morricone, Claudia Cardinale, Carlo Verdone. In modo innovativo, e scardinando molti luoghi comuni sulla televisione, Blitz conquistò il pubblico dell’epoca, alternando puntate con Benigni e Troisi, a pomeriggi dove Eduardo De Filippo raccontava il teatro napoletano accanto ai fratelli Maggio e ai De Vico. In altre puntate Giorgio Strehler descriveva la magia del Piccolo Teatro di Milano insieme ai suoi attori, e Pino Daniele quella della nuova musica napoletana in compagnia di James Senese e di Edoardo ed Eugenio Bennato.
Queste sono le puntate selezionate da Gianni Minà
22 luglio: i protagonisti sono Benigni, Troisi e la loro ironia, accompagnati da Lello Arena, Lina Sastri, Ida di Benedetto, James Senese ed Edoardo de Crescenzo, che alla fine suona la fisarmonica con Benigni.
29 luglio e 5 agosto: Si parla della storia e idei successi della musica brasiliana, raccontata in due puntate con il contributo di Toquinho e il suo gruppo e di Baden Powel, Sergio Bardotti, Ornella Vanoni, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi con, in collegamento da Parigi, Antonio Carlos Jobim, Joao Gilberto e Chico Buarque de Hollanda.
12 agosto: L’argomento è Il fascino della poesia con il contributo di Gregory Corso, Fabrizio De Andrè, Mauro Pagani, Gino Paoli, Michele Placido e Mercedes Sosa.
19 e 26 agosto: Paul Anka e la nascita del divismo nella canzone, sono al centro della puntata. Con la partecipazione anche di Lucio Dalla, Enzo Jannacci e di Mireille Mathieu, che duetta con il cantautore canadese.
1 settembre: Ci si occuoa di Cinecittà e il suo mito. Con Sergio Leone, Ennio Morricone, gli sceneggiatori Benvenuti e De Bernardi e Robert De Niro che, truccato come nel finale di C’era una volta in America, recita dal vivo per la trasmissione. E ancora Federico Fellini e Giulietta Masina sul set di E la nave va e infine il gruppo jazz di Basso e Valdambrini.
9 e 16 settembre: Omaggio a Monica Vitti con il contributo di Paolo Conte, Gigi Proietti, Gino Paoli, Gianni Morandi e interviste filmate con Michelangelo Antonioni e Mario Monicelli.
23 settembre: Ancora Troisi e Benigni un anno dopo. Con la partecipazione di Carmelo Bene, Marco Messeri, Olimpia Carlisi, Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito e Brian Auger.