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Partiamo da Ricola: una caramella dagli effetti quasi magici. Le Ricola infatti, spiega un aitante ragazzo nello spot, contengono una miscela di erbe chiamata “Chruterchraft” che provoca una serie di benefiche conseguenze.
Sullo sfondo delle verdi alpi svizzere, ce lo dimostrano i protagonisti. Dal ragazzo che raccoglie quelle erbe, l’inquadratura si sposta su una ragazza distesa a terra ad occhi chiusi, poi ad un uomo in mutande che si tuffa in una piscina mentre intorno il paesaggio è innevato, su un fiore che sboccia dalla roccia e, infine, su una bizzarra cantante lirica e un bicchiere che, per effetto del suo canto, si spacca.
I motivi sono ben presto spiegati: perché la caramella Ricola “appassiona”, “rinfresca”, “sorprende”, “funziona”. Insomma, grandi poteri racchiusi in un minuscolo spazio.In sottofondo, una musica energica funzionale al messaggio, che si chiude in maniera altrettanto ironica: con una ragazza che fa una linguaccia. Il gesto non è però casuale; sulla lingua rossa grazie alle tante caramelle mangiate, compare la bandiera svizzera.
Sfruttando gli elementi per cui la Svizzera è conosciuta all’estero, lo spot ne restituisce un’immagine divertente, smontando in parte lo stereotipo secondo cui gli svizzeri sarebbero rigidi e precisi in tutto. L’effetto si ottiene unendo questo capovolgimento alle classiche bellezze del naturali del Paese, a cui la regia non rinuncia mai.
A proposito di effetti “magici”, anche la pubblicità della Girella opta per questa soluzione narrativa. La merendina della Motta fa spuntare al protagonista dello spot due braccia in più per permettergli di mangiare la Girella e “mettere in pausa la serietà”. La merendina diventa così il pretesto per un momento di rilassatezza, forse anche di veloce regressione ai tempi dell’infanzia: non solo si sponsorizza il prodotto per i più piccoli, ma si può far leva sulla generazione dei genitori grazie al successo riscosso in passato dalla merendina.
Attualmente sono due gli spot distribuiti: uno ambientato in ufficio, l’altro in una caserma durante l’attenti davanti al generale. Entrambi presentano la stessa struttura: in una situazione di estrema serietà, il protagonista spezza la tensione mangiando una Girella ed offrendone una al suo superiore. In entrambi i casi, al personaggio spuntano due braccia in più, consentendogli da un lato di continuare a svolgere il suo compito, e dall’altro di mangiare. L’atmosfera si rilassa, lasciando esterrefatti il capoufficio e il generale, ma cambiando in positivo l’animo del protagonista che, per un attimo, può dimenticare ogni incombenza.