Ad aprire la gara sono stati i The Kolors con una rivisitazione ben riuscita di Maniac: sin dall’appuntamento pomeridiano con il programma la band si era rivelata in grado di dar vita a esibizioni piene di energia e quest’oggi non è stata da meno. Inaspettata e molto gradita la parentesi dubstep inserita sul finale. Affiancati da Elisa i The Kolors potrebbero riservare grandi sorprese durante il serale.
La squadra bianca ha risposto con una prova corale di canto, un mash up tra Ready Or Not e Chandelier: buona prova, le parti ben suddivise tra i vari componenti fino a quando ha fatto il suo ingresso – dal fondo dello studio – Briga per un intervento rappato. In questo modo il numero è sembrato costruito proprio sull’apparizione del ragazzo, quasi come fosse già una star.
Trascurabile il duetto tra Paola e Gianni Morandi sulle note di C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. La ragazza infatti, oltre ad alcuni problemi di intonazione, è apparsa del tutto priva di quel piglio che rende interessante un’esibizione altrimenti piatta.
Davide e Valentina hanno duettato con Kekko dei Modà in Son già solo e Come in un film: prova superata per entrambi, anche se la ragazza è sembrata molto simile ad Emma, che canta la versione originale di Come in un film con il frontman della band milanese.
I The Kolors hanno fatto un buon lavoro anche con il loro brano Everytime, che ormai conosciamo da qualche mese. Sono moderni, freschi e hanno un approccio musicale internazionale e accattivante.
Nota di merito anche per Briga in Buonanotte fiorellino, se non altro perché si è cimentato in qualcosa che non gli appartiene totalmente, essendosi limitato a cantare senza alcun inserto rap. Lo stesso vale per la sua performance di Formidable.
Davvero godibile l’esibizione dei blu con FourFiveSeconds di Rihanna: timbri vocali ben amalgamati tra di loro, e la presenza di Elisa è stata naturalmente la ciliegina sulla torta.
Applausi, nuovamente, per i The Kolors che hanno realizzato un gran numero con Uptown Funk. Stash, il leader del gruppo, ha voluto cimentarsi con la coreografia originale del brano e l’impatto visivo è stato notevole. Finalmente una performance che, esteticamente, guarda alle grandi star della musica d’oltreoceano.
Al contrario, molto tradizionalista è stata l’esibizione di Valentina con Tu si ‘na cosa grande totalmente incentrata sulla potenza vocale e nulla più. Noia.
Infine Paola che con E penso a te di Battisti si è parzialmente riscattata dall’esibizione con Morandi. La nostra perplessità però riguarda la sua identità musicale: sembra che sappia fare un po’ di tutto senza eccellere in niente, e fatichiamo a pensare a uno stile che le si addica pienamente.
Qui la diretta del primo serale di Amici.