Lo scorso anno il programma è stato accolto da un buon gradimento di pubblico e quest’anno Lo Cicero ci riprova. L’ex giocatore della nazionale italiana di rugby torna a vestire i panni di un giardiniere d’eccezione per risolvere situazioni difficili e realtà abbandonate a se stesse, sia per incuria, sia per inesperienza, ma spesso anche per pigrizia.
Accanto a Lo Cicero ci sarà un team di esperti: tutti insieme aiuteranno nuclei familiari che dispongono di ampi giardini e di spazi verdi a curare fiori, alberi e piante e a mantenerli in uno stato perfetto.
L’ex sportivo da anni è il titolare di un’azienda agricola che svolge molte attività anche al di fuori delle proprie competenze. Infatti vengono organizzati corsi didattici e terapie per disabili dimostrando un impegno notevole sia a livello umanitario sia a livello sociale.
{module Google richiamo interno}Il titolo “Giardini da incubo” potrebbe inizialmente apparire fuorviante, però è solo significativo della necessità di restituire al verde la propria dignità in una società in cui l’ambiente viene sempre più penalizzato. In quest’ottica il programma svolge anche un ruolo di educazione al rispetto per piante, fiori, giardini, insomma per tutto quello che potrebbe costituire il polmone verde di una villa, di una casa, di una tenuta, di un’azienda.
Quindi il programma e soprattutto Lo Cicero sono impegnati su diversi fronti, intanto l’ex rugbista è soprannominato anche “il Barone” per le sue nobili origini. Infatti è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica proprio per essersi distinto in attività sociali, umanitarie e filantropiche. Inoltre è anche ambasciatore Unicef ed ex volontario della Croce Rossa.
In quest’ottica Lo Cicero si è distinto anche a livello internazionale, ed ha pubblicato qualche anno fa una propria autobiografia dal titolo “Il Barone”. Ha raccontato la sua vita privata e professionale svelandone aspetti ancora sconosciuti al grande pubblico e agli appassionati del rugby.
Lo Cicero è convinto però che al di là dei testi scritti, sono i programmi televisivi a raggiungere maggiormente il grande pubblico generalista e a fornire attraverso le immagini un’idea di quanto realmente accade non solo nella sua vita privata.
Soprannominato anche “il gigante buono” a causa del suo fisico imponente, Lo Cicero adesso accompagnato dalla vanga, dalla carriola e dagli attrezzi da giardinaggio offrirà per il secondo anno consecutivo un’immagine più familiare del suo personaggio.
Andrea Lo Cicero lo scorso anno ha partecipato come concorrente alla prima edizione di “Si può fare”.