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Archiviata l’esperienza in una delle famiglie più numerose della tv italiana, lo vediamo ora vestire i panni di Massimo Camerana al fianco di Anna Safroncik e Roberto Farnesi. Lo abbiamo incontrato per parlare di questa nuova avventura professionale.
Lei è uno dei nuovi protagonisti di questa terza stagione, ci racconta come nasce e come evolve il suo personaggio?
Io sono Massimo Camerana, nipote di Ruggero Camerana e suo braccio destro. Massimo è un avvocato, e si occuperà di tutte le questioni burocratiche della famiglia.
Il suo personaggio cambia, ed evolve, quando incontra Tessa, una persona che, almeno all’inizio, si rivela dalla doppia faccia.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalla terza stagione?
Quest’anno nella serie c’è molto mistero, thriller, giallo e, allo stesso tempo, anche molto romanticismo. È stata concepita in modo da coprire diversi generi e raggiungere un pubblico il più ampio possibile.
Lei viene da I Cesaroni: è difficile passare da una commedia a un prodotto come Le tre rose di Eva?
Ci si passa studiando i copioni e cancellando il più possibile tutto quello che hai fatto prima. Alla fine comunque, riesci a immergerti nel ruolo.
Si è ispirato a qualcuno in particolare?
Quando mi hanno proposto il ruolo, prima ho guardato le serie precedenti per capire di cosa si parlava, poi piano piano ho costruito Massimo Camerana. Io personalmente preferisco sempre togliere piuttosto che caricare troppo il personaggio. Il ruolo di Massimo Camerana alla fine è stato “facile”. Giorno dopo giorno, entri nel personaggioe ti immergi dentro di lui.
C’è un ruolo che le piacerebbe interpretare?
Io ora ho 35 anni, e un po’ mi mangio le mani perché non ho mai recitato in uno di quei film tipo Notte prima degli esami, quelli con i ragazzi che vanno a scuola. Mi sarebbe tanto piaciuto avere una parte simile, che adesso non potrò più ottenere. Essendo ormai adulto, i miei ruoli hanno preso un’altra rotta e sarà sempre così.
Ci svela qualche progetto futuro?
Per il momento no, è ancora presto per parlarne. Comunque sto valutando un po’ di proposte televisive, anche se non mi sbilancio oltre.
Qui l’intervista ad Anna Safroncik.