In un comunicato, lo staff di Striscia la notizia fa sapere che l’Interpol ha bloccato la vendida di questi wine-kit in tutto il Regno Unito. Ricordiamo, dice la nota, che Striscia, per la prima volta aveva denunciato, nella stagione appena conclusa, la presenza in numerosi negozi specializzati e in supermercati, dei cosiddetti wine kit, ovvero preparati fai da te in polvere, commercializzati con i marchi di qualità di prestigiosi vini italiani protetiti dal marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP). Stiamo parlando, continua il comunicato di pregiati qualità come Valpolicella, Montepulciano d’Abruzzo, Barolo, Chianti e altri con specifico disciplinare di produzione in aree geografiche come l’Avola Igp.
Jimmy Ghione, inviato di Striscia aveva condotto in più tappe, una vera e propria inchiesta internazionale che aveva interessato non solo i paesi europei. Le date dei vari servizi, tutti rintracciabili sul sito di Striscia la notizia sono, per quanto riguarda il 2012: il 24 settembre, il 15 ottobre,il 19 ottobre, il 25 ottobre, il 6 e il 12 novembre, l’11 dicembre, mentre l’ultimo servizio era stato trasmesso lo scorso 3 febbraio 2013. Ma la truffa ai danni dei vini made in Italy si estende anche oltre oceano. Ghione, infatti, era arrivato anche in Canada, a Toronto per la precisione, per documentare l’analoga vendita di wine kit.
Le denunce consecutive del tg satirico di Antonio Ricci hanno avuto come conseguenza di porre il problema sotto i riflettori. Questo andazzo ha messo in grave rischio il Made in Italy e stava gettando ombre su uno dei prodotti più apprezzati del nostro paese. All’indomani del blocco delle vendite disposto dall’Interpol, persino il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo, ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa. E’, infatti, la prima volta che la battaglia per la protezione del made in Italy si spinge oltre la semplice tutela commerciale e, fatto molto rilevante, ha coinvolto, in un’operazione di cooperazione, la polizia a livello internazionale.
Ancora una volta i servizi-denuncia di Striscia la notizia si sono rivelati risolutivi. Da oltre venticinque anni, l’età anagrafica del tg satirico di Canale 5, gli inviati della trasmissione vanno in giro non solo per l’Italia per smascherare frodi, imbrogli, truffe, da parte non soltanto di privati. Intanto, nell’attesa che Stirscia torni sugli schermi di Canale 5 dopo la metà di settembre, la segreteria e il sito del programma www.striscialanotizia.it continuano a restare attivi durante tutta l’estate e a raccogliere segnalazioni da tutti i cittadini.