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– Luigi Pelazza realizzerà un’inchiesta sullo sfruttamento di immigrati durante la raccolta di frutta e verdura in alcuni campi e piantagioni in Sicilia. Ogni mattina all’alba i migranti in cerca di lavoro si ritrovano e vengono reclutati per la giornata in nero e a prezzi bassissimi dai cosiddetti “caporali”, che lavorano per conto dei padroni delle piantagioni. Molti lavoratori vengono pagati per un’intera giornata di lavoro massacrante anche solo 15 euro. Ultimamente, inoltre, a causa della crisi economica, non solo immigrati, ma anche uomini di nazionalità italiana si stanno proponendo sempre più spesso per questo tipo di lavoro a queste condizioni.
– Prevista un’intervista a un ragazzo di 26 anni, unico italiano che ha deciso di andare a combattere contro l’Isis durante l’assedio di Kobane, la cittadina siriana al confine con la Turchia. Il giovane racconta la sua storia, spiega quali sono i suoi ideali e il motivo che lo ha spinto a compiere una scelta così importante.
– La Iena Cizco mostra un video girato in Cina che, una volta caricato sul web, in poche ore, ha raccolto più di 100 milioni di visualizzazioni solo in terra cinese. In questo filmato si parla di omosessualità. Il protagonista è un ragazzo che trova il coraggio di confessare alla sua famiglia di essere gay. I genitori interrompono i rapporti con il figlio, ma dopo un anno di silenzi e sofferenza, sono pronti a riabbracciarlo. La Iena intervista un ragazzo cinese che abita in Italia, il quale racconta le reazioni della sua famiglia quando ha deciso di rivelare loro di essere omosessuale e tutte le difficoltà incontrate da quel momento.
– Matteo Viviani racconta la storia di Federico, un bambino di otto anni che sei anni fa è stato ucciso dal padre durante un incontro protetto disposto dai servizi sociali nei locali dell’Asl. Dopo l’omicidio, l’uomo si è tolto la vita. La Iena intervista la madre Antonella, che ripercorre la terribile vicenda. Come più volte da lei denunciato, l’uomo era violento e aggressivo e minacciava ripetutamente di morte sia lei che il bambino. Federico viene ad un certo punto affidato ai servizi sociali e viene disposto che il padre può vedere il figlio solo durante degli incontri protetti sotto la tutela degli assistenti sociali, nonostante la madre continui a sottolineare la pericolosità dell’uomo. Proprio durante uno di questi incontri, il padre, rimasto solo con una scusa con Federico, lo uccide.
Poche settimane fa la cassazione assolve definitivamente i responsabili dei servizi sociali che avevano il compito di vigilare su Federico e regolare gli incontri fra lui e suo padre. La Iena intervista un rappresentante dei servizi sociali per capire a chi possa essere attribuita la responsabilità di quanto accaduto.
Qui la puntata di sette giorni fa coin la presenza di Fedez come co- conduttore.