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Le Web- Series sono prodotti seriali distribuiti prevalentemente sul web. Si compongono di episodi brevi, non superiori di solito ai quindici minuti, ma spesso possono durare anche soltanto qualche minuto. La caratteristica fondamentale è che sono realizzate con budget molto bassi e quindi sono alla portata di tutti. Spesso sono anche autoprodotte e senza vincoli editoriali. Rappresentano, così, un nuovo modo per i giovani autori professionisti e non, di farsi conoscere e di esprimersi in maniera libera.
Il successo e il gradimento conquistati in Rete stanno facendo aumentare in maniera esponenziale la produzione di Web- Series attirando anche l’attenzione di case di produzione tradizionalmente rivolte alla realizzazione di fiction tv. Tra queste la Indigo film, la Magnolia fiction, la Fandango, Italia 2 e Deejay tv. E, fenomeno recentissimo, il classico racconto televisivo comincia a essere influenzato proprio dalle Web- Series.
A capire l’importanza di tali nuovi scenari, è stata Janet De Nardis, fondatrice e direttrice artistica del Roma Web Fest che sottolinea come l’Italia sia davvero tra i primi paesi ad aver intuito il forte potenziale di questo prodotto grazie al quale i giovani possono raccontare storie in maniera finalmente meritocratica. Sulla medesima scia il direttore generale del Festival Max Gigliucci che auspica un proficuo confronto tra film- maker produttori e aziende nell’interesse dei giovani autori.
Per pubblicizzare il Roma Web Fest e incentivare la partecipazione al concorso, è stato realizzato un video promozionale con protagonisti molti noti autori di Web Series, tra cui Freaks! i Jackal di Lost in Google, i The Pills. L’idea del video è de La Buoncostume, un quartetto di autori che hanno firmato, tra l’altro, Camera Cafè, le Web- Series Kubricl- una storia porno e Faccialibro.
La storia del video è abbastanza singolare nella sua semplicità. L’idea è la seguente: il Roma Web Fest è alla ricerca di un esperto di Web- Series per la realizzazione un video promozionale, e così si rivolge ai più noti autori del genere. Nessuno però vuole accollarsi una tale responsabilità: chi non sa come farlo, chi non ha tempo, chi semplicemente non ha voglia. Ognuno, in un primo momento, accetta ma poi trova il modo di rifiutare, in un continuo scaricabarile telefonico.
Si comincia con La Buoncostume, che scarica subito il problema su Claudio di Biagio e Canesecco (al secolo Matteo Bruno) di Freaks!. Questi si rivolgono a Le cose brutte (il prequel di Kubrick – Una storia Porno). Poi la patata bollente passa a David Rea (protagonista di Stuck), al videoblogger Daniele Doesn’t Matter e agli autori di Soma, la Malatesta Film. Infine è il turno di Nirkiop, protagonisti di Facce da Scuola, dei The Jackal di Lost in Google, The Washer e Gay Ingenui, e infine e dei The Pills. Ogni segmento è una clip autonoma realizzata dai protagonisti nel rispettivo stile. Il che consente di avere un’idea complessiva di come si realizzano le Web- Series e di chi sono i più importanti autori e protagonisti del genere. Insomma l’espediente è imbastito per fornire a chi ha intenzione di partecipare un’ampia panoramica sul mondo delle Web- Series e sui suoi più noti e affernati autori.
Da questa singolare presentazione, il Roma Web Fest si attende un riscontro immediato: una grande partecipazione di giovani autori dai quali potrebbero venir fuori nuovi grandi protagonisti. Infine, c’è da sottolineare l’interesse del piccolo schermo per questi prodotti che iniziano a migrare dalla Rete alla tv.