Maurizio sale sul palco e alla ragazza che gli urla: “Sei un mito” chiede: “Da quanto coltiva questa insana malattia?”. Il conduttore ringrazia per gli ascolti e anche per l’attenzione data dai social al programma. Pubblicità.
Sgila e si apre il sipario, che svela gli ospiti già accomodati sulle sedie. Costanzo li presenta: Lopez, Fedez, Emma, il figlio di Sgarbi, Nancy Brilli, la figlia di Castagna, Zerbi e Mengacci, Cazzullo, Maria Elena Fabi.
Si parte proprio dalla Fabi, la cui madre ha una malattia degenerativa agli occhi. La donna stando su quel palco sta realizzando un sogno suo e della madre di vederla sul palco del popolare show di Costanzo.
Subito dopo si passa a Mengacci e Zerbi, padre e figlio. Zerbi ha scoperto di essere figlio di Mengacci a 30 anni. La notte di Natale di qualche anno fa, sua madre restò sola con il figlio e gli disse: “Vedi quel signore nella televisione alle tue spalle? E’ il tuo vero padre”. Rudy dice di avere 3 padri: quello naturale (Mengacci), il signor Zerbi che lo ha riconosciuto e il signor Giorgio, secondo marito di sua madre.
Mengacci dice che galeotta nel loro ricongiungimento fu Mara Carfagna che lo aveva invitato a una festa. Alla una di notte Mengacci si girò e si trovò dietro di lui Zerbi che gli disse: “Ciao Davide, io sono il figlio di Luciana”. Lui ha capito subito e il giorno dopo si sono rivisti. Rudy: “Non ci siamo visti per 31 anni ma abbiamo scoperto di avere tante cose in comune, e questa cosa mi commuove”. Mengacci tira fuori una foto del figlio a 3 anni. I due comunque ora non riescono a vedersi molto per impegni professionali.
Massimo Lopez esordisce con: “Rudy è mio fratello”, ovviamente scherza. Si parla di sua madre, che era fidanzata con Dino Verde. Quando poi si lasciarono lui scrisse per lei Piove (Ciao ciao bambina), brano cantanto da Domenico Modugno. Lopez, dopo una rapida imitazione di Costanzo, su richiesta di quest’ultimo inizia ad imitare i Papi, compresa la camminata di Ratzinger, e i cani. L’attore dal 1° maggio sarà al Teatro Nuovo di Milano con lo spettacolo Sing & Swing e canta un brano tratto proprio da questo spettacolo (I’ve Got You Under My Skin). Pubblicità.
Si torna nel salotto di Costanzo con l’ingresso di Vittorio Sgarbi. Suo figlio dice che anche lui ha conosciuto il padre quando era già grande. Sgarbi consegna a Maurizio un libro di Giancarlo Fusco, in seguito parla con Mengacci della Carfagna. Intanto suona il telefono di Sgarbi e risponde Nancy Brilli: “Chiamate dopo, non può rispondere”. Regna il caos. Sgarbi esibisce un linguaggio piuttosto volgare.
E’ poi il turno di Fedez, che canta Pop-hoolista, brano tratto dall’omonimo disco.
Subito dopo arriva il momento del ricordo dedicato ad Alberto Castagna, scomparso 10 anni fa, con la figlia Carolina. La ragazza, oggi 22enne, studia Medicina a Tirana. Viene ricordata la grande voglia di vivere dell’artista e i ricordi che Carolina serba di lui. Costanzo si augura che in tv qualcuno possa ricordare Alberto Castagna come merita. Mengacci dice alla ragazza che una volta Castagna era andato a cucinare in un suo programma. Nel frattempo Sgarbi torna a chiedere a Mengacci come abbia scoperto di essere il padre di Rudy Zerbi. Costanzo riferito a Sgarbi: “Levateje er vino”. Pubblicità.
Carlo Brenner Sgarbi parla della madre, che è riuscita a dargli un’identità forte senza fargli mancare mai nulla. “Non ho mai sentito la mancanza di mio padre” dice “E mi sento molto di più un Brenner perché della famiglia di mia mamma so tutto, a differenza di quella di mio padre”. Nel frattempo Sgarbi controlla il cellulare. Ah beh. Rudy ringrazia la madre proprio a proposito del discorso dell’identità: “La sua confessione è stata un volermi dare un’identità”.
Aldo Cazzullo presenta il suo libro Possa il mio sangue servire e ne legge un passo: una lettera del protagonista alla figlia. In seguito Costanzo indaga il rapporto del giornalista e scrittore con i suoi genitori. Pubblicità.
Emma parla della nonna Donata e del rapporto con il padre, con cui ha avuto più scontri perché aveva paura che il mondo dello spettacolo potesse ferire la figlia. La cantante parla anche di un desiderio di maternità che magari arriverà in futuro.
Costanzo chiede a Lopez di imitare Papa Francesco. Subito dopo Sgarbi presenta il volume Gli anni delle meraviglie, che fa parte di una collana dedicataa all’arte. Al libro è legata anche una mostra che il critico presenterà all’interno di Expo. C’è pure spazio per una parentesi dedicata a Berlusconi e Leopardi. Lo Zibaldone infatti è stato tradotto per i Paesi esteri grazie al politico che ha investito un’ingente somma di denaro proprio per rendere possibile la traduzione.
Vittorio Sgarbi poi attacca il figlio per il discorso che ha fatto prima: “Hai tanto elogiato tua mamma, io non conterò niente però sono Vittorio Sgarbi! Se il mio cognome non ti piace rinunciaci. Però io ogni mese davo alla famiglia di tua madre e a te 15 milioni”. Un siparietto davvero vergognoso e infarcito di numerose parolacce urlate contro il figlio. Pubblicità.
Si torna con Claudia Galanti che racconta la sua storia e il lutto che l’ha colpita: a dicembre è morta sua figlia di 9 mesi per un’infezione al sangue. In seguito a questa tragedia la donna ha anche pensato a gesti estremi, ma ha trovato la forza di andare avanti per gli altri suoi 2 figli.
Maurizio si gira verso Sgarbi e lo sgrida perché sta parlando con gli altri ospiti. Il pubblico applaude per questo rimprovero: Sgarbi manda al diavolo (per non dire altro) la platea e se ne va.
E’ poi il turno di Nancy Brilli che parla del difficile rapporto con la madre. La donna parla anche di quanto per lei sia importante la famiglia, e si dissocia dalle parole usate prima da Sgarbi nei confronti proprio della famiglia, da lui definita una schifezza (sempre per usare un eufemismo).
Massimo Lopez riporta un po’ di leggerezza cantando un altro brano tratto dallo spettacolo che porterà in teatro tra pochi giorni.
Maurizio Costanzo chiede se qualcuno del pubblico vuole esternare un pensiero sulla famiglia, e due persone prendono la parola.
Emma canta Amami, perchè “l’amore è il regalo più lussuoso che si può fare a una persona senza spendere niente”.
Passerella per tutti gli ospiti e sigla conclusiva con Maurizio Costanzo al sax.