Protagonista indiscusso è Alexandre Falco, un poliziotto francese, interpretato dall’affascinante Sagamore Stévenin, risvegliatosi dal coma dopo più di due decadi. Era il 1991 quando Falco finisce nella stanza di un ospedale, la sua vita appesa a un filo. È il 2015 quando si risveglia da quel lungo ‘sonno’. A casa lo attende la figlia Pauline (Marie Béraud), mentre al distretto se la deve vedere con il serioso tenente Romain Chevalier (Clément Manuel), suo partner di indagini, col commissario Jean-Paul Ménard (Arno Chevrier) e con la brigadiera Eva Blum (Alexia Barlier).
Per Falco è l’inizio di un vero e proprio incubo: sulle sue spalle pesano più di 20 anni di blackout, di ‘arretratezza’ tecnologica e tecnica. Indagare sull’attentato a Charlie Hebdo con i suoi ormai obsoleti metodi, che faticano così tanto ad adattarsi a una Scientifica che ha progredito e affinato i rilievi, per lui sarà una vera impresa.
{module Google richiamo interno} Ad aggravare la situazione è la complessa sfera personale: il poliziotto deve infatti recuperare ben 20 anni di silenzio con la figlia, oltre che con i colleghi vecchi e nuovi.
Falco soffre di fronte al dramma di sentirsi un estraneo nel suo tempo, cui non appartiene più, fatica ad adeguarsi. Eppure non si perde d’animo, è pronto a superare tutti gli ostacoli e soprattutto i propri limiti e affronta criminali e affetti allo stesso modo, come sa fare: senza fronzoli anni 2000.
Sagamore Stévenin ha letteralmente conquistato il popolo televisivo (e non solo) francese, tanto da essere stato addirittura considerato il degno erede di molte flic-story con Alain Delon, per il suo essere anticonformista, solitario e testa calda. “Segnatevi il nome di Sagamore Stévenin – ha commentato “Le Figaro” l’avvento dell’attore nel cast del serial – è perfetto nel ruolo del cane sciolto, la sua cifra non sono gli anni ’90 in cui è caduto in coma, quanto i polizieschi anni ’70 dei bracci violenti della legge, senza regole e dritti all’obiettivo, barba incolta perché non c’è tempo e ci si è dimenticati cos’è il rasoio come l’amore (rischi di tagliarti con entrambi). Anche se sa che il secondo sarà il colpevole più arcigno da inchiodare al muro, prima o poi”.
La serie, ideata da Clothilde Jamin, adattamento del telefilm tedesco The last cop con protagonista il poliziotto “Mick Brisgau”, non solo è già stata rinnovata per la 3° stagione (grazie al suo costante 27% di share), ma si è aggiudicata il premio di “miglior nuova serie del 2013” al Festival di La Rochelle. The last cop è trasmessa in Italia su Rai1.