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Ormai nel palinsesto di Sky Uno Hell’s Kitchen versione italiana, è divenuto un appuntamento di riferimento. Il format è lo stesso dell’anno scorso, e racconta la formazione dei giovani ristoratori che sono dei cuochi professionisti.
Nel corso della gara i componenti parteciperanno suddivisi in due squadre, e dovranno sostenere delle prove durissime che spesso ne metteranno in discussione persino la tenuta psicologica. Accanto alle prove professionali, ci sarà molto spazio per raccontare la vita personale dei concorrenti che vivranno come al solito in un loft e condivideranno esperienze quotidiane, comprese le delusioni e le poche gratificazioni dispensate da Carlo Cracco. Lo chef, che ha da poco abbandonato il suo ruolo di giudice nella quarta edizione di MasterChef, seguirà posso dopo passo tutte le azioni dei partecipanti e farà delle incursioni anche nella loro vita privata.
Tutto questo è già accaduto lo scorso anno nella prima edizione, quando addirittura i concorrenti venivano improvvisamente svegliati nel cuore della notte per partecipare a prove culinarie.
Il format Hell’s Kitchen è stato lanciato da Gordon Ramsey, e ha avuto un grandissimo successo a livello mondiale. Sono state superati tutti i timori per la realizzazione di un tale programma al di fuori degli Stati Uniti. Infatti si pensava che l’impronta lasciata da Ramsey fosse unica e nessuno avrebbe potuto ripercorrerne il tragitto intrapreso.
Carlo Cracco ha dimostrato che invece l’edizione italiana è all’altezza di quella statunitense.
L’edizione dello scorso anno è stata vinta dal 24enne Matteo Grandi, originario del Veneto che è riuscito con caparbietà ad avere la meglio su tutti i concorrenti. Spesso tenendo testa anche allo stesso Cracco, che non gli ha certo risparmiato improperi nel corso delle puntate.
Carlo Cracco svela di aver osservato molto attentamente le performance di Ramsey, e di aver preso da lui il coraggio per diventare giudice unico nella versione italiana. Lo chef ha più volte sottolineato che ha affrontato la sfida con un pizzico di incoscienza, ma con la consapevolezza di essere all’altezza del collega al quale si deve il successo del format.
Carlo Cracco ha anche ideato un risotto particolare per l’Expo: una nuova versione del risotto alla milanese, di cui vi diamo la ricetta: soffritto di burro e scalogno, riso carnaroli e vino bianco per sfumare il riso. Si aggiunge lentamente brodo o acqua, e poi i pistilli di zafferano.
Qui l’edizione dello scorso anno.