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Ci racconta l’evoluzione del suo personaggio?
Elena Monforte ha vissuto una crescita esponenziale in questi anni, in particolare proprio in questa terza stagione. Nelle prime due stagioni abbiamo trovato una ragazzina fragile, totalmente succube della madre padrona e, in seguito, una donna con un grande desiderio di amore.
Nella terza serie, con la madre in carcere, Elena diventa l’unica vera presenza femminile dei Monforte. È lei che in qualche modo dovrà addossarsi le problematiche di tutti e dovrà tenere unita una famiglia che, nel frattempo, si è sfaldata. Quest’anno insomma, siamo di fronte ad una donna forte, consapevole dei propri mezzi che riuscirà a salvare l’azienda da tutte le varie insidie.
Insomma, Elena Monforte è una donna dalle tante sfumature, che ha acquisito con il passare del tempo: è caparbia, combattiva ma anche fragile.
Pensa che quelle sfumature in fase di scrittura siano state modellate su di lei, sulla base del carattere dell’attrice che la interpreta?
No, sono delle sfumature che probabilmente erano inevitabili. Poi, naturalmente, ci si “adatta” al personaggio, ma prescindono da me.
Trova che questa sia la serie migliore?
Io sono legata alla prima stagione, ma la terza è più intrigante. L’amore è il motore che muove tutto, ma, come i telespettatori hanno visto, c’è anche il thriller. Grandi colpi di scena, uscite importanti; per quanto mi riguarda, io ho girato scene molto significative per l’evoluzione delle vicende.
Secondo lei qual è il motivo alla base di questo innesto thriller?
Coinvolge una fascia di telespettatori che non abbiamo avuto nelle due stagioni precedenti, perciò io trovo questa nuova linea una scelta vincente
La fiction italiana generalmente è molto criticata, lei nota un’evoluzione?
Personalmente ritengo ci siano prodotti validi, come Squadra Antimafia, che insieme alle Tre rose di Eva è uno dei pilastri più importanti di Mediaset. Credo che, col passare del tempo, i telespettatori sentano il bisogno di vedere altro dalla classica storia d’amore: dato il difficile momento storico che stiamo vivendo, penso che il pubblico abbia bisogno di storie leggere che, però, siano accattivanti.
Un’altra fiction che le piace?
In realtà non le seguo molto…
Come mai?
Perché mi piace andare al cinema, anche e soprattutto per una mia crescita personale. Sto poca in casa e guardo poca televisione.
C’è un ruolo in particolare che le piacerebbe interpretare?
Un personaggio di un film d’azione, sia in una serie che al cinema
Progetti futuri?
Uno televisivo, che dovrebbe partire a fine giugno.
Qui l’intervista ad Anna Safroncik che interpreta Aurora.
Qui la puntata di sette giorni fa.