{module Banner sotto articoli}
L’artista ha invitato anche Sky e Freemantle a saldare le sue spettanze, e ha dichiarato di essere oltremodo soddisfatto della decisione di abbandonare la tv e di dedicarsi di nuovo alla musica.
Immediata la risposta di Sky-Freemantle. La piattaforma satellitare e la casa di produzione hanno fatto sapere di aver liquidato completamente le spettanze del contratto firmato sia da Marco Castoldi che dalla società che ne cura l’immagine. “Il compenso economico -si dice nella nota diffusa da Sky-Freemantle- dato a Morgan è stato di gran lunga superiore a quelli percepiti normalmente da un artista che partecipa ad un talent show”. “Inoltre -sempre secondo la nota diffusa- a Morgan è stato riservato un trattamento particolare, tutti indistintamente hanno cercato di essere vicini all’artista nel suo percorso personale e professionale all’interno di X Factor 8. I contratti stipulati prevedevano però una clausola: a Morgan sarebbe stato devoluto un ulteriore compenso oltre quello pattuito perché tenesse un comportamento sobrio, rispettoso dei telespettatori, del pubblico e dei concorrenti ed evitasse atteggiamenti discutibili e sopra le righe. Tutto questo purtroppo non è accaduto. Morgan ha disertato un’intera giornata di registrazione nel corso dei boot camp. La puntata prevista è stata girata da soli tr giudici senza la sua presenza. Inoltre, ha abbandonato lo studio nel corso di una puntata, minacciando di non tornare più al suo posto di giudice.
Per questi motivi, il bonus non è stato pagato. Il compenso di 300mila euro dovuto all’artista è stato pignorato da Equitalia per saldare il debito che Morgan aveva già da parecchi anni”.
Insomma, una situazione davvero imbarazzante per un artista che ha dato molto alla musica italiana. Questi sono sicuramente i motivi per i quali Morgan non è presente quest’anno nella giuria di X Factor 9.
Già in passato Marco Castoldi aveva mostrato atteggiamenti poco rispettosi del pubblico e dei telespettatori. E alla fine di ogni edizione, aveva sempre affermato di non voler più riprendere il suo posto di giudice. Questa volta è stato giocoforza non esserci.