{module Banner sotto articoli}
I 5 business man che parteciperanno al programma sono: Fabio Cannavale, presidente di lastminute.com group, Luciano Bonetti, presidente di Foppapedretti, Mariarita Costanza, direttore tecnico di Macnil-Gruppo Zucchetti, Gianluca Dettori, presidente e fondatore Venture Capital pixel e,infine, Giampietro Vigorelli, pubblicitario.
Tutti coloro che riusciranno a convincere i 5 manager italiani, potranno realizzare il loro progetto.
Il format prevede due fasi: nella prima ci sarà la presentazione dei progetti e, successivamente, gli stessi imprenditori dovranno riuscire ad accaparrarsi le persone che ritengono più valide, cercando di strapparle ai propri concorrenti.
Nel corso della trattativa, i magnati dovranno rivelare quali sono le loro aspettative sui progetti presentati, dovranno specificare che cosa vogliono in cambio del denaro versato, che percentuale pretendono nella nuova società e nei profitti. Inoltre, elemento fondamentale, dovranno rivelare quanto sono disposti a concedere ai candidati.
La trattativa con gli aspiranti imprenditori si svolge naturalmente sotto i riflettori ma, assicurano gli autori, sarà breve e produttiva. Infatti, alla fine di ogni puntata, se il concorrente che ha presentato il proprio progetto e almeno uno dei 5 magnati italiani, riusciranno a raggiungere un accordo, le due parti stipulano immediatamente un contratto legale. Ma questa fase non verrà seguita dalle telecamere, sarà realizzata a riflettori spenti.
Il titolo del programma, Shark Tank, ha una genesi ben precisa: i 5 imprenditori infatti, sono guidati soltanto da logiche commerciali e venali, sono cioè dei veri e propri “squali” decisi a investire i propri soldi soltanto per ricavarne guadagni immediati e sicuri.
Nessuno scrupolo dunque, muoverà le loro mosse, nessun senso di comprensione per gli eventuali punti deboli dei concorrenti; sarà soltanto il business il padrone assoluto di ogni mossa.
Italia 1, rete diretta da Laura Casarotto, con Shark Tank propone un vero e proprio esperimento in prima serata. L’obiettivo è, almeno nelle intenzioni degli autori, di mostrare un’Italia in grado di proporre nuove idee e nuovi business nel settore economico. Le due puntate potrebbero essere propedeutiche ad un ritorno in video del programma nella prossima stagione autunnale.
Naturalmente Shark Tank dovrà superare l’esame dell’Auditel. Il format cioè, dovrà suscitare la curiosità del pubblico. Ma dovrà interessare anche i giovani e sollecitarli a proporre progetti creativi in grado di poter essere realizzati.
In effetti il programma, presentato lo scorso anno da Italia 1, avrebbe dovuto andare in onda già da gennaio. probabilmente si è preferito rimandare il debutto in un periodo meno intasato di proposte concorrenti. Ed è significativo anche che Shark tank vada in onda immediatamente dopo la conclusione del ciclo primaverile de Le Iene Show.
Indubbiamente c’è molta curiosità sul genere. Vedremo se almeno la prima puntata riuscirà a interessare il pubblico della più giovane rete Mediaset.