Al centro della storia c’è una guerra tra due schiere di angeli, l’attesa di un nuovo messia sullo sfondo di una Las Vegas trasformata in cittadella militare dagli ultimi superstiti dell’umanità.
Dominion coniuga in parti uguali suggestioni fantascientifiche ed elemento religioso e soprannaturale. La serie è ideata da Vaun Wilmott come spin-off del film fantastico Legion (2010).
{module Google richiamo interno} In Legion il regista e sceneggiatore Scott Stewart sceglieva il deserto californiano del Mojave come sfondo di una biblica Apocalisse, restando fedele al thriller e l’horror.
Dominion, parte dalle premesse del film di Stewart per costruire un racconto nuovo, indipendente sia nella trama che nell’estetica. Dopo la scomparsa di Dio, l’arcangelo Gabriele ha deciso lo sterminio dell’umanità, trovando i suoi alleati negli angeli delle schiere inferiori, che si incarnano negli umani assumendo fattezze da zombi. A Gabriele si oppone però l’arcangelo Michele, che per assicurare salvezza all’umanità ha sottratto alla morte un piccolo nuovo messia.
Uno dei punti più sihgnificativi è rappresentato dall’assedio di un’intera città, Las Vegas, trasformata in un gigantesco fortino da Michele e dai sopravvissuti, e governata con pugno di ferro da un regime militare che evoca le gerarchie delle più classiche space opera.
Si respirano atmosfere di Battlestar Galactica (2004-2009) e di altre produzioni del canale Syfy già trasmesse da Rai4 come Alphas (2011-2012), Caprica (2010), Eureka (2006-2012), Haven (2010-in corso), Sancturay (2008-2011) e Warehouse 13 (2009-2014): il raggio d’azione dalla science-fiction pura si è allargata ad altri filoni dell’universo fantastico, come il fantasy, il paranormale, l’horror, l’avventura e il supereroico, proponendone spesso incroci, ibridazioni.
Lo sfondo di Las Vegas, qui ribattezzata Vega, non è dunque casuale: molto vicina al deserto del Mojave di Legion, ma soprattutto essa stessa città postmoderna per eccellenza.
Sono passati venticinque anni dagli eventi descritti in Legion e il piccolo messia si è ormai fatto uomo, ma attende ancora egli stesso la sua rivelazione. Alex, militare coraggioso quanto indisciplinato, sembrerebbe avere tutte le caratteristiche del caso; il suo interprete Christopher Egan ha, del resto, già prestato il volto al giovane re David di un’altra rivisitazione al presente della Bibbia targata NBC, Kings (2009).
Archetipica è anche la figura di Claire, sacerdotessa critica nei confronti del regime dittatoriale instaurato in città: nei suoi panni c’è Roxanne McKee, attrice già nota nei ruoli epici de Il Trono di Spade (2011-2012) e Ironclad 2: Battle for Blood (2014). Completano il cast Tom Wisdom, Luke Allen-Gale, Shivani Ghai, Rosalind Halstead, Anthony Head e Alan Dale. L’episodio pilota è diretto dallo stesso Scott Stewart.
Qui la presentazione della serie Orfani andata in onda su Rai 4 lo scorso dicembre.