L’episodio risale a quando su Channel 4 Sacha propose il personaggio di Ali G nel programma “The 11 O’ Clock Show”. Ed è ancora questa tv ad essere sulla sua strada. E’ atteso per il 20 dicembre negli Stati Uniti il seguito di “Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy” di Adam McKay, il cui titolo italiano è “Fotti la notizia”, in cui Sacha interpreterà il reporter di Channel Four molto amato dalle donne, montato, spocchioso e stupido come non mai, ruolo che nel 2004 fu di Will Ferrell. Per i giovani del Giffoni Sacha è un esempio del sapere dire di “no” senza portare rancore. Per divergenze con la produzione ha rinunciato al ciak del film biografico su Freddy Mercury. Non entra nel merito dei motivi, ma augura il meglio al progetto: “Sono sempre stato un grande fan dei Queen – dice -. Spero che ci siano ancora possibilità perché il film si faccia e spero che possa essere comunque un grande film”.
I FILM VINCITORI DEL GIFFONI FILM FESTIVAL – Cala il sipario sulla 43esima edizione e le giurie dei giovanissimi hanno emesso il loro verdetto sui film in concorso. Bullismo, omosessualità, adozione e viaggio sono i temi principali dei lungometraggi che si sono aggiudicati il Gryphon Award. Temi, diventati nel corso della manifestazione spunti e motivi di discussione per gli oltre 3.000 giurati da tutto il mondo. I ragazzi della categoria Generator+18 (con più di 18 anni) hanno scelto come vincitore “ANY DAY NOW”, film Usa (2012) diretto da Travis Fine con un grande Alan Cumming. Basato su una storia vera, la pellicola tocca questioni legali e sociali nel corso degli anni Settanta, con una coppia di omosessuali che si battono per adottare un ragazzo affetto dalla Sindrome di Down abbandonato dalla madre tossicodipendente. Nella categoria Generator+16 (ragazzi dai 16 ai 18 anni) ha vinto “LA JAULA DE ORO“, produzione messicana-spagnola (2013) diretta da Diego Quemada-Dìez. Il film racconta il viaggio di tre adolescenti dei quartieri poveri del Guatemala che tentano di raggiungere gli Usa alla ricerca di una vita migliore. I giurati della categoria Generator+13 (dai 13 ai 16 anni) hanno scelto “REGRET!”, pellicola dei Paesi Bassi (2013) dove il proprio “corpo imperfetto” diventa per un adolescente un ostacolo insormontabile per la propria felicità e motivo scatenante di un bullismo scolastico portato fino alle più drammatiche conseguenze. Il film è diretto da Dave Scharm, regista apprezzato quest’anno a Giffoni, vincendo anche come produttore nella categoria Elements+10 (ragazzi dai 10 ai 13 anni) con “MIKE SAYS GOODBAY”, Paesi Bassi (2012). Diretto dalla candidata all’Oscar Maria Peters, il film racconta la storia di due ragazzi olandesi che fanno i conti con la malattia e l’assenza dei genitori, ma anche con la scoperta di quanto possa essere profonda la loro amicizia. Negli Elements+6 (ragazzi dai 6 ai 10 anni) trionfa “THE FAMOUS FIVE 2″, pellicola dalla Germania (2013) diretta da Mike Marzuk, che racconta il primo entusiasmante viaggio da soli di 5 ragazzi in campeggio. Nella categoria Elements+3 (bambini dai 3 ai 6 anni) vince il corto d’animazione “THE CATCH”, Usa (2012), storia di amicizia tra un giovane pescatore ed una volpe, diretta da Scott McWhinnie e Josh Carroll, due studenti della Ringling School of Art and Design a Sarasota. Nella sezione cortometraggi, il Gryphon Award viene assegnato a “BOBBY” di Mehdi M. Barsaoui (Tunisia, 2013) per Elements+6, a “WEEKEND DADDY” di Johan Stahl Winthereik (Danimarca, 2013) per Elements+10. Sempre tra i corti ex equo nella categoria animazione Generator +18 con l’italiano “MAMMA MIA” di Milena Tipaldo, Francesca Marinelli (2013) e “BUT MILK IS IMPORTANT” di Anna Mantzaris e Eirik Grønmo Bjørnsenl (Norvegia, 2012); nella categoria corti fiction per Generator+18 vince “PENNY DREADFUL” di Shane Atkinson (USA, 2012), altro ex equo per la sezione corti “Masterclass” con “FATHER” di Ivan Bogdanov, Veljko Popovic, Moritz Mayerhofer, Asparuh Petrov, Rositsa Raleva, Dmitry Yagodin (Bulgaria/Croazia/Germania, 2012), e “THE BOOK OF DEAD” di Alain Escalle (Francia).
Il direttore artistico Claudio Gubitosi, inoltre, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film: per Elements+6, 2° Classificato “ALFIE THE LITTLE WEREWOLF” (The Netherlands) di Joram Lürsen al quale va il Premio del Comune di Giffoni Valle Piana; per Elements+10, 2° Classificato “CLARA AND LARA AND THE SECRET OF THE BEARS” (Switzerland) di Tobias Ineichen al quale va il Premio dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema); per Generator+13, 2° Classificato “THE INEVITABILE DEFEAT OF THE MISTER AND PETE” (USA) di George Tillman Jr. al quale va il Premio del Presidente del Senato; per Generator+16, 2° Classificato “LORE” (Germany/Australia/UK) di Cate Shortland al quale va il Premio del Consiglio Regionale della Campania; per Generator+18, 2° Classificato “THE GIRL WITH NINE WIGS” di Marc Rothemund al quale va il Premio del Presidente della Camera dei Deputati; per Generator+18 Cortometraggi (fiction), 2° Classificato “BEAUTY MARK” (Canada) di Mark Ratzlaff al quale va il Premio della Camera di Commercio di Salerno.
GIFFONI PREMI SPECIALI ALLE PELLICOLE IN CONCORSO AL FESTIVAL – I premi speciali della 43esima edizione sono: “GIOTTO SUPER BE’-BE’” AWARD per ELEMENTS + 3 a “WHERE ARE YOU HIDING?” di Nadia Abate, Francesco Forti, Victoria Musci (Italia) “per il trattamento originale che ha saputo utilizzare con sapienza le originali idee dei bambini trasformandole in un film poetico ed emozionante. Per aver sottolineato l’importanza del colore e del disegno nella rappresentazione della creatività, interpretando così i valori fondanti di FILA e di Forever Young, tema dell’edizione 2013 del Giffoni Film Festival”. “AMNESTY INTERNATIONAL AWARD” per ELEMENTS +10 a “MIKE SAYS GOODBYE” di Maria Peters (Olanda) “per il ruolo dell’amicizia, che dona leggerezza anche alle situazioni più drammatiche; per l’importanza del legame tra madre e figlio e di quella irreplicabile intesa che risolve situazioni apparentemente disperate; per la capacità di comunicare che la ‘normalità’ non è l’unica strada possibile e che solidarietà, amore e amicizia possono intrecciarsi fino a restituire una impensabile serenità; per aver fatto capire che una società rispettosa del diritto alla famiglia sostiene gli individui in difficoltà con strutture e personale adeguati, dando strumenti concreti per far nascere e crescere una nuova felicità; per il ruolo di Mike, che con grinta e lealtà affronta problemi più grandi di lui e si sforza di comprendere gli altri, creando rapporti preziosi e rari con chi ha bisogno di sorridere ancora”. BAMBINO GESU’ HOSPITAL AWARD per ELEMENTS +10 a “MIKE SAYS GOODBYE” di Maria Peters (Olanda) “per essersi contraddistinto raccontando con sensibilità, verità e delicatezza il mondo dei bambini, i loro sogni e le loro aspirazioni”. PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) – “Percorsi Creativi 2013” e THE CGS AWARD (Social-cultural Cineclubs for Young People) – “Percorsi Creativi 2013” per GENERATOR +13 a “THE INEVITABLE DEFEAT OF MISTER AND PETE” di George Tillman Jr. (Olanda / Irlanda) “perché il film affronta una molteplicità di temi, quali amicizia, famiglia, crescita, disagio, tossicodipendenza, vita di strada, rapporto tra generazioni, con intensità ed efficacia, pur conservando tratti di leggerezza che riescono a rappresentare la giovane età dei protagonisti. Le scelte di regia, di ripresa, di fotografia, di montaggio valorizzano pienamente lo scavo dei personaggi e delle situazioni e accompagnano lo spettatore verso un finale non scontato ma realistico e denso di domande”.
“LA BOTTEGA DIGITALE” AWARD per GENERATOR +13 a “ASPHALT PLAYGROUND” di Julien Abraham (Francia): “Il film realizzato con realismo attraverso montaggio serrato rappresenta una sceneggiatura innovativa che sviluppa una triplice storia con un triplice esito dei protagonisti puntando l’attenzione su una periferia europea. La Periferia è stata raccontata come un luogo non necessariamente brutto dove le persone non sono fatalmente destinate al male, il degrado può essere interiore ed è possibile scegliere il bene. Nel film viene altresì affrontata in maniera efficace la tematica del razzismo”. ARCA CINEMAGIOVANI AWARD per GENERATOR +13 a “THE INEVITABLE DEFEAT OF MISTER AND PETE” di George Tillman Jr. (USA): “Per aver raccontato la disperazione, la povertà e la fame che spesso associamo ai paesi più poveri, ma che esistono anche nelle periferie delle grandi e ricche città. Per aver trattato il tema dell’amicizia, della complicità e della solidarietà grazie alle quali i protagonisti crescono e superano insieme, ogni ostacolo e difficoltà anche quando la sconfitta sembra inevitabile”. ARCA CINEMAGIOVANI AWARD per GENERATOR +16 a “LORE” di Cate Shortland (Germania/Australia/UK): “Per aver affrontato da un punto di vista inedito e senza retorica l’orrore della seconda guerra mondiale. Per l’ambientazione suggestiva nella la foresta nera, di solito teatro delle fiabe per bimbi, e qui invece cupo e claustrofobico sfondo al viaggio di Lore e i suoi fratelli”.
GRIFONE DI ALLUMINIO e PREMIO CIAL (Consorzio Imballaggio Alluminio) PER L’AMBIENTE per GENERATOR +16 a “THE GOLDEN CAGE” di Diego Quemada-Diez (Messico/Spagna): “Il film LA JAULA DE ORO racconta il fenomeno dell’immigrazione dall’America Latina verso gli Stati Uniti. I protagonisti del film sono tre adolescenti che vivono nei quartieri poveri del Guatemala e che sognano di raggiungere “la terra promessa” per una vita migliore. Il loro viaggio sarà pieno di difficoltà ma anche di scenari naturali spettacolari, rappresentati al meglio dal regista che – grazie a riprese aeree mozzafiato – porta lo spettatore in quei territori bellissimi e selvaggi. Il rapporto dei protagonisti con la natura è anche evidenziato dalla NEVE che rappresenta per loro una vera magia. Quando arriveranno negli Stati Uniti e vedranno finalmente nevicare, per loro sarà il momento di una nuova vita”. GRIFONE DI CRISTALLO – BANCA DELLA CAMPANIA per GENERATOR +16 a “THE GOLDEN CAGE” di Diego Quemada-Diez (Messico/Spagna): “Per la sensibilità ed il coraggio avuto nel raccontare un viaggio oltre ogni tipo di frontiera.
(Foto di Massimo Lanzaro)