“Qui a Giffoni non abusiamo della parola emozioni – spiega – L’entusiasmo dei ragazzi ci conforta, ci dà uno spaccato anche della solitudine che vivono e che qui affrontano con la voglia di stare insieme. La qualità dei film è stata eccellente, i ragazzi devono ritrovarsi sullo schermo, devono riflettere. Giffoni lascia dubbi. Non siamo costruttori di emozioni”.
Gubitosi ha già la mente proiettata al futuro: “Dopo 43 anni – dice – ho la visione di qualcosa che sta ancora per nascere. Se riusciremo a porre la prima vera pietra della Giffoni Multimedia Valley ci sarà la continuità di un bene diffuso inimmaginabile. Al cuore dei ragazzi affidiamo il bene di Giffoni. Non mi piace più la parola giurati per i ragazzi, dobbiamo trovare un’altra parola, sono più degli organizzatori. Il programma è il loro, il tema dell’anno prossimo lo condivideremo con loro. Sarebbe bello se presto potessero scegliere loro stessi i film da selezionare. Ieri sera per la prima volta abbiamo visto i film dei nostri ragazzi, e da settembre inizieremo una start up per mettere questi giovani talenti sul mercato, chiederò ad autori se hanno bisogno di registi, autori, attori che sono cresciuti al GFF, metteremo a disposizione di tutti una library preziosissima. Esiste oggi un gruppo di creativi made in Giffoni, nessun festival può permettersi questo lusso”.
“Ma Giffoni – incalza Gubitosi – non finisce mai. A SETTEMBRE SAREMO IN MACEDONIA per continuare quell’asse dei Balcani che ci ha portato in Albania, in Macedonia e continueremo con il Kosovo e la Serbia. Poi partiremo per Doha, in Qatar, per i prossimi 3 anni saremo con loro per aiutarli ad organizzare il festival per ragazzi della loro area. E a gennaio saremo in Brasile”.
Gubitosi ringrazia la Regione Campania e il presidente Caldoro perché “in un momento di grande difficoltà, in cui la cultura ha tante sofferenze, hanno fatto la loro parte e hanno scelto: la fiducia che ci ha dato la Regione ci rende orgogliosi. Di noi vi potete fidare sempre – assicura il direttore – LA RICADUTA ECONOMICA DI GIFFONI È PARI A 14 MILIONI DI EURO, siamo il festival più low cost del mondo. Ciò che si porteranno da questa esperienza i ragazzi di tutto il mondo è il miglior biglietto da visita per Giffoni”. E Paolo Russomando, sindaco di Giffoni, annuncia la “nascita della Cineteca Regionale che sorgerà nell’Antica Ramiera e della Fondazione Giffoni, con il Comune ed il Festival pronti a lavorare insieme per realizzare sogni che portiamo avanti da anni”.
GIFFONI: IN STREAMING SECONDO SOLO ALLA FINALE EUROPEI ITALIA-SPAGNA – Intanto il Giffoni Experience dà i numeri. E’ stato l’evento culturale più seguito in Italia in streaming per un totale di 1.300.000 accessi unici in contemporanea, più 150.000 da dispositivi mobile. Secondo in Italia solo alla finale di calcio degli Europei del 2012 tra Italia e Spagna, trasmessa in streaming sulla Rai. In 11 giorni è stata registrata la presenza di circa 200.000 persone distribuite nei vari eventi; circa 100.000 spettatori tra proiezioni, anteprime ed eventi speciali nelle 3 sale cinematografiche, 70.000 i visitatori per le attività “Giffoni Entertainment”, distribuiti in 25 location per circa 200 spettacoli. Grande affluenza di pubblico anche per il Giffoni Music Concept con oltre 30.000 spettatori ai concerti ed un’affluenza straordinaria per le due serate rap che hanno visto la partecipazione di circa 10.000 presenze. Inoltre per l’evento di Naya Rivera, la star di Glee, sono stati 450.000 gli utenti collegati in contemporanea streaming con oltre 400.000 che hanno cercato di effettuare l’accesso. Il contatto Twitter ufficiale del Festival ha registrato un aumento rispetto al 2012 del 600% con 31.030 follower (5.700 in più del luglio scorso), mentre le pagine del sito web sono state registrate da 503.871 persone e i like della pagina di Facebook sono stati 65.050 + 200% circa (nel 2012 erano 33.965).
L’EREDITA’ DEGI OSPITI – Tanti i flash scattati in questa 43esima edizione. Ecco una carrellata di frasi significative degli ospiti che si sono passati il testimone. “I talent? Servono solo a chi vuol cantare ed è di bell’aspetto ma non ci sono persone che suonano il clarinetto…quello lo suoniamo in 3: io, Woody Allen e Pupi Avati ma Allen in realtà non lo sa suonare, gli si gonfia tutta la pancia, le gote…”, ha scherzato RENZO ARBORE. “Un ragazzino con una piccola telecamera può raccontare una storia, non servono molti soldi perché in fondo il cinema è mistero, è favola”, ha detto GIANCARLO GIANNINI. “Vale la pena lottare per la libertà di parola e di espressione. In ‘Les Miserables’ si racconta una piccola rivoluzione finita in un bagno di sangue. E’ incredibile scoprire quanto un romanzo scritto più di due secoli fa possa essere così attuale”, così Eddie Redmayne, volto di Marius nel musical “Les Miserables”. “La tv ha appiattito la recitazione. Il cinema è un mestiere che esige determinazione e qualità”, ha affermato Marco Bellocchio. “Quando mi dicono che sono un sex symbol mi viene da ridere, faccio una vita normalissima. La mia vita privata non ha influito per nulla nella mia vita professionale”, ha detto MARCO BOCCI, l’ex commissario Scialoja di “Romanzo criminale” ed ora protagonista di “Italo”, opera prima della regista Alessia Scarso. “In me c’è un misto di felicità e tristezza. E’ un tema molto delicato e personale e stare qui, in mezzo a questi ragazzi, è un modo per onorare anche Cory”, NAYA RIVERA, star di “Glee”, ha commentato con queste parole la recente tragica scomparsa del collega Cory Monteith. “La mia vita quotidiana è fatta di persone che mi circondano e mi conoscono: se ti circondi di buone persone corri meno rischi nell’affrontare una carriera”, ha aggiunto Naya, pronta ad affrontare un altro anno di “Glee” ed il suo debutto discografico “in un album scritto da me: sarà un disco di r’n’b anni ’90, pezzi molto ballabili. Mi piacerebbe collaborare con tanti personaggi, Robin Thicke e Beyonce prima di tutti”. “I miei miti? Fiorello e Johnny Depp”, ha confessato RUGGERO PASQUARELLI, il rubacuori Federico protagonista di “Violetta”. “I miei miti sono Al Pacino, Terence Malick e Kathryn Bigelow. Ma mi piacerebbe girare con Dario Argento, ho amato moltissimo ‘Suspiria’”, così JESSICA CHASTAIN, due volte candidata all’Oscar e Golden Globe per “Zero Dark Thirty”. “Il cinema italiano ed europeo in generale è in pessime condizioni, i tagli influiscono in modo catastrofico”, ha dichiarato il maestro dell’horror DARIO ARGENTO. “Quando ho pensato al concetto di ‘Forever Young’ la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la ricerca spasmodica della giovinezza dal punto di vista fisico. L’importante, invece, come questo evento testimonia, è mantenere l’entusiasmo tipico dei bambini. Il segreto è continuare a sorprendersi, sempre, in questo devo dire che avere un figlio piccolo mi aiuta molto. E’ come andare a ripetizioni, allenandosi, ogni giorno, a guardare il mondo da un punto di vista diverso: quello dei piccoli”, così FRANCESCA CAVALLIN, che sarà di nuovo sugli schermi televisivi il prossimo autunno, accanto a Luca Zingaretti, nella miniserie “Adriano Olivetti – La forza di un sogno”, per la regia di Michele Soavi.