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La notizia è fresca di stampa e ha già fatto il giro del mondo: Woody Allen scriverà e dirigerà una serie per Amazon. Non abbiamo attualmente altre informazioni se non che il regista è al lavoro, seppur con timore, a un progetto di sei episodi da 30 minuti ciascuno. Dalle sue dichiarazioni abbiamo appreso che il suo “sì” è arrivato dopo circa un anno e che l’offerta che gli è stata fatta è “a carta bianca”. Ma chi sono questi Studios che hanno strappato un contratto per una serie a Woody Allen?
Era la fine del 2010 quando veniva creato Amazon Studios, il dipartimento di Amazon dedicato allo sviluppo di fumetti, film e serie televisive.
A differenza dei suoi avversari (Netflix e Hulu) la grande novità qui sta nella procedura utilizzata per la scelta dei copioni da portare avanti. La sceneggiatura viene presentata via web ad Amazon che la fa analizzare dai suoi dipendenti e da lettori in maniera crowdsource. Dal momento in cui le sceneggiature vengono presentate gli Amazon Studios hanno 45 giorni di tempo per decidere quali progetti portare avanti e quali bocciare. Se la sceneggiatura è stata scelta, Amazon produrrà la puntata pilota (la 1×01), la metterà online a disposizione del pubblico e sarà solo il pubblico a decidere se quel prodotto merita una stagione completa o meno. Le stagioni complete vengono poi trasmesse su Amazon Instant Video come se fossero delle classiche serie televisive.
Il successo di questo progetto è stato enorme, Amazon ha ricevuto moltissime proposte e ha diffuso i pilot delle sceneggiature selezionate in quattro date: quattordici il 19 aprile 2013, dieci il 6 febbraio 2014, cinque il 28 agosto 2014 e dodici il 15 gennaio 2015. Di queste quarantuno nuove ipotetiche serie Amazon ne ha selezionate diciannove, oltre ad aver prodotto la terza stagione di Ripper Street.
Tra questi diciannove nuovi shows ce ne sono sicuramente quattro che meritano di essere nominati. Alpha House è la prima serie prodotta da Amazon ed è giunta alla sua seconda stagione. I protagonisti sono John Goodman,Clark Johnson,Matt Malloy e Mark Consuelos, nel ruolo di quattro senatori repubblicani che condividono un appartamento a Washington DC.
Boch, serie procedurale già rinnovata per una seconda stagione, che si ispira a tre romanzi (“La bionda di cemento“, “La città delle ossa” e “Il cerchio del lupo“) di Michael Connely.
Transparent, che racconta la storia di una famiglia di Los Angeles che viene scossa dalla notizia del padre di essere trasgender, serie già vincitrice di vari premi tra cui due Golden Globes.
Mozarti in the Jungle, ispirato al libro “Mozart in the Jungle: Sex, Drugs, and Classical Music” con protagonista un divertentissimo e molto convincente Gael García Bernal (I diari della motocicletta e La mala educación).
Il successo delle serie di Amazon è indiscutibile e assolutamente meritato. In poco tempo l’azienda di Seattle è riuscita a guadagnarsi uno spicchio di pubblico fedele e attento grazie a prodotti di qualità realizzati con cura, interpretazioni di livello e storie accattivanti.
Se continua così potrebbero essere Amazon il vero antagonista di Netflix.